Ciao Brati, ho l'onore di scrivere il primo prepartita da Campioni di Inverno. Non so se questa sia effettivamente una cosa buona vedendo ciò che è successo ai cuginetti l'anno scorso. Abbiamo ottenuto il "titolo" con una giornata di anticipo e questo ci consente di esserne sicuri anche in caso di sconfitta col Torino.
In questi giorni mi è capitato di leggere innumerevoli statistiche riguardo alla vittoria del campionato da parte di chi è in testa alla fine del girone di andata.
Nel 60% dei casi arriva la vittoria finale, ma non scordiamoci che noi siamo l'Inter e che le cose scontate non sono nel nostro DNA, nonostante ultimamente stiamo giocando così bene che Guardiola (Allievo di Bielsa, maestro del fùtbol) levati proprio.
A causa del pessimismo cosmico che avvolge il mio interismo, ho per ogni partita il sentore di una sconfitta.
Per quanto riguarda i granata, ogni volta che penso a loro mi balena in testa la sconfitta all'Olimpico Grande Torino per 1 a 0 con gol di Izzo. Non so per quale motivo preciso, ma a distanza di quasi tre anni, quella partita mi provoca ancora incubi e il goal del difensore napoletano ce l'ho ancora fisso in testa.
Mi ricordo ancora quanta fatica facessimo per creare una azione decente, e da buon masochista quale sono, alle volte mi manca quella sofferenza tipicamente nerazzurra.
Ma tornando al titolo di Campioni di Inverno appena conquistato, mi sono immaginato come possa finire la nostra stagione da qui alla fine.
Sono abbastanza sicuro che non ci saranno mezze misure e quindi o si finirà la stagione nel migliore o nel peggiore dei modi.
DISFATTA TOTALE
Si parte sempre con l'ipotesi peggiore.
Dopo aver ultimato il filotto che ci porta in cima alla classifica, la squadra scopre di soffrire di vertigini e inizia a perdere quota. I tifosi interisti, come sempre molto fermi nelle loro opinioni, tornano ad essere vedove di Conte (LUI DAVA LA MENDALIDÀ VINGENTE!!!!!), e cominciano a prepararsi per vivere la stagione successiva in Conference (solo i pochi eletti che riescono a comprendere la magia della competizione, superiore anche alla UEL, sono eccitati all'idea di andare a giocare in qualche campo sperduto della steppa bielorussa).
Le cause di questa disfatta sono molteplici: la principale è la mancanza di solidità difensiva della squadra, a causa del divorzio tra i genitori della famigliola del reparto arretrato. Infatti la volontà di Stefan di andare a fare un viaggio all'estero, abbandonando coniuge e pargolo, causa continue perdite di lucidità soprattutto in Basto, il piccolo della famiglia.
Insomma la stagione si conclude con il settimo posto, l'uscita agli ottavi di Coppa Italia e la sconfitta in Supercoppa contro la Juve (che termina la stagione al sesto posto) ma nonostante tutto ciò non arriva l'esonero di Limone Inzaghi a causa dell'esoso rinnovo arrivato durante la pausa invernale quando si era ancora in testa. (oltre al danno la beffa...)
TRIPLETE 2.0
Come ho già detto noi Interisti non abbiamo mezze misure e quindi l'alternativa alla disfatta è il successo massimo con conseguente estasi per almeno i dieci anni successivi. Il secondo scenario infatti è il TRIPLETE 2.0.
AAAAAAAAAAA ALZALA AL CIELO SAMIIIIIRRRRRRRRR
In questo futuro alternativo la squadra stravince il campionato chiudendo la stagione con due sole sconfitte: quella con la Lazio all'andata e una con la Salernitana al ritorno con risultato di 1-0 per gli amaranto con il gol dell'ex di Joel Obi (tra altro ex anche del Torino).
Non mi soffermerò molto sul cammino italiano della squadra che, come già detto, è abbastanza noioso (troppe vittorie facili). Piuttosto racconterò il percorso europeo di Brozo & Co..
Non più abituati alla partecipazione agli ottavi di Champions (i tifosi erano convinti fossero solo una leggenda metropolitana) i beniamini nerazzurri inizialmente trovano spaesati in questo territorio inesplorato.
La nostra avventura infatti comincia con una sconfitta in casa 3 a 0 contro ̶l̶'̶A̶j̶a̶x̶ il Liverpool.
Dopo questa roboante batosta contro gli uomini di Klopp, ormai si erano tutti rassegnati all'uscita dalla coppa, ma al ritorno accade l'impensabile. Ad Anfield la partita si conclude con un risultato simmetrico rispetto a quello di San Siro che ci permette di affrontare i calci di rigore. L'adrenalina è alle stelle, ma la squadra riesce a sfangarla e con il rigore decisivo di Lauti (strano ma vero), ci si porta agli ottavi.
Ai quarti affrontiamo il Manchester United del Sium. Nell'ambiente nerazzurro filtra un cauto ottimismo, confermato anche dalle ottime prestazioni di campionato. Al momento della doppia sfida con i Red Devils questo ottimismo viene giustificato dal doppio 1-0 a favore dell'Inter che porta per la prima volta dopo 11 anni la Beneamata in semifinale.
In semifinale il fato ci destina un sorprendente Lille, arrivato in semifinale battendo i campioni di Europa del Chelsea (spiaze per Lukaku) e la Juventus (spiaze per i gobbi). Alla vigilia sembra un accoppiamento favorevole per l'Inter ma ormai è noto che più uno scontro ci favorisce sulla carta più il rischio di perdere aumenta (Beer Sheva coff coff).
Come infatti da tradizione, la partita di andata in casa del Lille ci vede sconfitti per 2 a 1, ma senza sfigurare.
La partita di San Siro comincia nel peggiore dei modi...gol al primo minuto del Mittino del Lille, David. Ancora in svantaggio, arrivati al minuto 80, al mister si illumina la lampadina delle grandi occasioni...Capisce che per riuscire a sfondare la barriera difensiva dei giocatori in maglia rossa è necessaria la Mittanza allo stato brado e inserisce Martin Satriano.
Il giovane uruguagio, complice un ibrido letale di Mittanza e Garra Charrua, trova subito il gol e trasforma San Siro in una bolgia. Trascinati dalla carica dei tifosi, i giocatori trovano subito il 2 a 1 e riportano il risultato in parità. Al 94' pare tutto pronto per i supplementari quando su un calcio d'angolo pennellato dalla Cialda Croccante più buona del mondo arriva l'incornata del Sommo che ci porta incredibilmente in finale.
Arrivati all'ultimo atto della competizione la squadra è pienamente consapevole di poter compiere l'impresa, ma l'avversario è il peggiore possibile...il Bayern Monaco di Nagelsmann.
Nonostante l'ultimo precedente con i bavaresi sia leggermente positivo, il favore del pronostico non ci accompagna alla finale di San Pietroburgo.
Il 28 maggio la squadra arriva in Russia accompagnata da un numero enorme di tifosi estasiati dalla possibilità di rivivere le emozioni della finale della coppa più importante dopo l'Europa League.
Al momento del fischio di inizio la tensione è alle stelle e la partita inizia col freno a mano. Le squadre si studiano per tutta la prima frazione e si arriva all'intervallo col risultato di 0 a 0.
La partita rimane in equilibrio fino alla metà della seconda frazione ma proprio quando il Bayern sembrava in procinto di segnare arriva la marcatura nerazzurra...IL CIGNO DIVENTA AIRONE NELLA NOTTE DI SAN PIETROBURGOOOOOO...Edin ci porta a dieci minuti dal sogno.
Dopo l'inaspettata gioia Limone Inzaghi riesce a raggiungere i suoi e li sprona ad abbandonare qualsiasi principio di bel gioco barricandosi dietro come se non ci fosse un domani. Alla fine con l'improbabile 7-2-1 dei minuti conclusivi l'Inter riesce a sfangarla e si porta sul tetto di Europa per la quarta volta nella sua storia. É TRIPLETE!!!!!!
Ciao Brati, ho l'onore di scrivere il primo prepartita da Campioni di Inverno. Non so se questa sia effettivamente una cosa buona vedendo ciò che è successo ai cuginetti l'anno scorso. Abbiamo ottenuto il "titolo" con una giornata di anticipo e questo ci consente di esserne sicuri anche in caso di sconfitta col Torino.
In questi giorni mi è capitato di leggere innumerevoli statistiche riguardo alla vittoria del campionato da parte di chi è in testa alla fine del girone di andata.
Nel 60% dei casi arriva la vittoria finale, ma non scordiamoci che noi siamo l'Inter e che le cose scontate non sono nel nostro DNA, nonostante ultimamente stiamo giocando così bene che Guardiola (Allievo di Bielsa, maestro del fùtbol) levati proprio.
A causa del pessimismo cosmico che avvolge il mio interismo, ho per ogni partita il sentore di una sconfitta.
Per quanto riguarda i granata, ogni volta che penso a loro mi balena in testa la sconfitta all'Olimpico Grande Torino per 1 a 0 con gol di Izzo. Non so per quale motivo preciso, ma a distanza di quasi tre anni, quella partita mi provoca ancora incubi e il goal del difensore napoletano ce l'ho ancora fisso in testa.
Mi ricordo ancora quanta fatica facessimo per creare una azione decente, e da buon masochista quale sono, alle volte mi manca quella sofferenza tipicamente nerazzurra.
Ma tornando al titolo di Campioni di Inverno appena conquistato, mi sono immaginato come possa finire la nostra stagione da qui alla fine.
Sono abbastanza sicuro che non ci saranno mezze misure e quindi o si finirà la stagione nel migliore o nel peggiore dei modi.
DISFATTA TOTALE
Si parte sempre con l'ipotesi peggiore.
Dopo aver ultimato il filotto che ci porta in cima alla classifica, la squadra scopre di soffrire di vertigini e inizia a perdere quota. I tifosi interisti, come sempre molto fermi nelle loro opinioni, tornano ad essere vedove di Conte (LUI DAVA LA MENDALIDÀ VINGENTE!!!!!), e cominciano a prepararsi per vivere la stagione successiva in Conference (solo i pochi eletti che riescono a comprendere la magia della competizione, superiore anche alla UEL, sono eccitati all'idea di andare a giocare in qualche campo sperduto della steppa bielorussa).
Le cause di questa disfatta sono molteplici: la principale è la mancanza di solidità difensiva della squadra, a causa del divorzio tra i genitori della famigliola del reparto arretrato. Infatti la volontà di Stefan di andare a fare un viaggio all'estero, abbandonando coniuge e pargolo, causa continue perdite di lucidità soprattutto in Basto, il piccolo della famiglia.
Insomma la stagione si conclude con il settimo posto, l'uscita agli ottavi di Coppa Italia e la sconfitta in Supercoppa contro la Juve (che termina la stagione al sesto posto) ma nonostante tutto ciò non arriva l'esonero di Limone Inzaghi a causa dell'esoso rinnovo arrivato durante la pausa invernale quando si era ancora in testa. (oltre al danno la beffa...)
TRIPLETE 2.0
Come ho già detto noi Interisti non abbiamo mezze misure e quindi l'alternativa alla disfatta è il successo massimo con conseguente estasi per almeno i dieci anni successivi. Il secondo scenario infatti è il TRIPLETE 2.0.
AAAAAAAAAAA ALZALA AL CIELO SAMIIIIIRRRRRRRRR
In questo futuro alternativo la squadra stravince il campionato chiudendo la stagione con due sole sconfitte: quella con la Lazio all'andata e una con la Salernitana al ritorno con risultato di 1-0 per gli amaranto con il gol dell'ex di Joel Obi (tra altro ex anche del Torino).
Non mi soffermerò molto sul cammino italiano della squadra che, come già detto, è abbastanza noioso (troppe vittorie facili). Piuttosto racconterò il percorso europeo di Brozo & Co..
Non più abituati alla partecipazione agli ottavi di Champions (i tifosi erano convinti fossero solo una leggenda metropolitana) i beniamini nerazzurri inizialmente trovano spaesati in questo territorio inesplorato.
La nostra avventura infatti comincia con una sconfitta in casa 3 a 0 contro ̶l̶'̶A̶j̶a̶x̶ il Liverpool.
Dopo questa roboante batosta contro gli uomini di Klopp, ormai si erano tutti rassegnati all'uscita dalla coppa, ma al ritorno accade l'impensabile. Ad Anfield la partita si conclude con un risultato simmetrico rispetto a quello di San Siro che ci permette di affrontare i calci di rigore. L'adrenalina è alle stelle, ma la squadra riesce a sfangarla e con il rigore decisivo di Lauti (strano ma vero), ci si porta agli ottavi.
Ai quarti affrontiamo il Manchester United del Sium. Nell'ambiente nerazzurro filtra un cauto ottimismo, confermato anche dalle ottime prestazioni di campionato. Al momento della doppia sfida con i Red Devils questo ottimismo viene giustificato dal doppio 1-0 a favore dell'Inter che porta per la prima volta dopo 11 anni la Beneamata in semifinale.
In semifinale il fato ci destina un sorprendente Lille, arrivato in semifinale battendo i campioni di Europa del Chelsea (spiaze per Lukaku) e la Juventus (spiaze per i gobbi). Alla vigilia sembra un accoppiamento favorevole per l'Inter ma ormai è noto che più uno scontro ci favorisce sulla carta più il rischio di perdere aumenta (Beer Sheva coff coff).
Come infatti da tradizione, la partita di andata in casa del Lille ci vede sconfitti per 2 a 1, ma senza sfigurare.
La partita di San Siro comincia nel peggiore dei modi...gol al primo minuto del Mittino del Lille, David. Ancora in svantaggio, arrivati al minuto 80, al mister si illumina la lampadina delle grandi occasioni...Capisce che per riuscire a sfondare la barriera difensiva dei giocatori in maglia rossa è necessaria la Mittanza allo stato brado e inserisce Martin Satriano.
Il giovane uruguagio, complice un ibrido letale di Mittanza e Garra Charrua, trova subito il gol e trasforma San Siro in una bolgia. Trascinati dalla carica dei tifosi, i giocatori trovano subito il 2 a 1 e riportano il risultato in parità. Al 94' pare tutto pronto per i supplementari quando su un calcio d'angolo pennellato dalla Cialda Croccante più buona del mondo arriva l'incornata del Sommo che ci porta incredibilmente in finale.
Arrivati all'ultimo atto della competizione la squadra è pienamente consapevole di poter compiere l'impresa, ma l'avversario è il peggiore possibile...il Bayern Monaco di Nagelsmann.
Nonostante l'ultimo precedente con i bavaresi sia leggermente positivo, il favore del pronostico non ci accompagna alla finale di San Pietroburgo.
Il 28 maggio la squadra arriva in Russia accompagnata da un numero enorme di tifosi estasiati dalla possibilità di rivivere le emozioni della finale della coppa più importante dopo l'Europa League.
Al momento del fischio di inizio la tensione è alle stelle e la partita inizia col freno a mano. Le squadre si studiano per tutta la prima frazione e si arriva all'intervallo col risultato di 0 a 0.
La partita rimane in equilibrio fino alla metà della seconda frazione ma proprio quando il Bayern sembrava in procinto di segnare arriva la marcatura nerazzurra...IL CIGNO DIVENTA AIRONE NELLA NOTTE DI SAN PIETROBURGOOOOOO...Edin ci porta a dieci minuti dal sogno.
Dopo l'inaspettata gioia Limone Inzaghi riesce a raggiungere i suoi e li sprona ad abbandonare qualsiasi principio di bel gioco barricandosi dietro come se non ci fosse un domani. Alla fine con l'improbabile 7-2-1 dei minuti conclusivi l'Inter riesce a sfangarla e si porta sul tetto di Europa per la quarta volta nella sua storia. É TRIPLETE!!!!!!
Primo Tempo 0' - La possibilità di avvicinarci alla testa della classifica è vanificata dall'uso della terza maglia 5' - Velo di Tikus per Lauti ✅ 14’ - Dai Lauti il terzo tentativo sarà quello buono! 15’ - it’s MarottaLeague time? 16’ - No. Ok, la tocca con la mano nettamente, ma come vuole lei […]
💭 L’ultima volta che abbiamo giocato contro il Venezia a San Siro c’erano Vecino, Brozo e Dzeko ed è finita al cardiopalma. Sì ok tipico nostro. Non c’era bisogno di precisarlo ma l’ho precisato. 💭 Halloween è passato a diversi giorni ma io ho ancora una paura matta di non so cosa di preciso. Ho […]
SOMMER 6 - Con la nuova proprietà dobbiamo massimizzare gli investimenti su tutto quindi Yann userò la tua pagella per chiedere ai nostri lettori se stanno bene o stanno valutando una denuncia per maltrattamenti e danni morali alla nostra squadra BISTECCONE 6 - Inizia la partita ed é l’uomo del momento: ogni uscita difensiva passa […]
0’ - Inter, non ci siamo ancora ripresi del tutto da domenica. Sarebbe possibile avere un mercoledì pomeriggio tranquillo? PRIMO TEMPO: 4' - Non dico il rigore, ma almeno il corner? 12’ - e anche oggi, giochiamo contro Neuer prime. 13' - DeVrij mi sa che ce lo siamo totalmente giocato 15' - In tre […]
1️⃣ Siamo stati tutti troppo concentrati su Milan - Napoli. Impariamo che la sera si va a letto presto invece di fare le 11 per vedere una partita dal risultato scontato. A proposito, prima o poi vorrei incontrare qualcuno che sappia spiegarmi come abbiamo fatto a perdere contro i cugini. E come faremo a perdere […]
SOMMER 5.5 – Come si fa a ravvivare una partita che sembrava segnata dopo il primo quarto d’ora? Yann ha un’ideona che poi risulterà decisiva: farsi fare 4 gol su cinque tiri subiti. Più qualche parata laser ed un paio di ripartenze dal basso da brividi.Insomma, lo spettacolo è salvo, Caressa è contento, cosa volevate, […]