Ormai guardare l'Inter non è più solo un atto di amore, ma anche un atto di coraggio. Ecco un nostro resoconto per chi non ha avuto lo stomaco per guardarla:
Sono 14.856 gli spettatori presenti allo stadio Meazza per l'ultima partita dell'Inter in Europa League.
Sottraiamo i tifosi provenienti da Praga e aggiungiamo qualcuno che come me l'ha vista in tv: abbiamo ottenuto il desolante pubblico per una desolante partita.
Per la formazione, Pioli segue lo stesso ragionamento di quando torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro alla Pinetina e trova il frigo vuoto.
Potrebbe ordinare una pizza, ma dopo le tre di venerdì scorso non ne ha tanta voglia. Allora cerca di presentare qualcosa in tavola con quel che gli è rimasto.
Carrizo in porta, difesa a 3 con Andreolli, Ranocchia e Murillo.
Centrocampo futuristico con Felipe Melo e Ansaldi. Sugli esterni Biabiany e Miangue.
In attacco, spazio a Eder, Palacio e sopratutto al giovanissimo Pinamonti.
Facciamo finta di dimenticare che lo Sparta arrivi già qualificato, e che siano qui solo per fare shopping pre-natalizio.
I nostri si comportano dignitosamente, onorando il match nonostante tutti i limiti di una formazione recuperata per caso. In confronto un calcetto del dopolavoro è sicuramente più organizzato.
Nel primo tempo rischiamo poco e gestiamo abbastanza il pallone. Eder tenta una punizione fotocopia di quella con l'Atalanta, sbagliando di poco.
La seconda occasione nasce da Pinamonti, che raccoglie un cross con un'elegante giocata e serve Eder da solo davanti al portiere. Ovviamente lui gliela tira addosso, ma per nostra fortuna il buon Koubek non trattiene e l'italo-brasiliano respinge in rete.
Chiudiamo il primo tempo in vantaggio (merce rara di questi tempi) e senza soffrire troppo (merce rarissima di questi tempi).
Il secondo tempo vede l'ingresso di Perisic al posto di Palacio, e anche dei giocatori dello Sparta Praga.
Trovano il pareggio al 53' con Maracek che con un bel colpo di testa trafigge un incolpevole Carrizo.
Al 64' un altro cross ci fa trovare impreparati in area. Andreolli è costretto a concedere un calcio di rigore.
Carrizo dimostra di aver imparato bene da Handa e non si fa superare da Dockal, mantenendo la parità.
La partita procede tranquilla e senza troppi brividi fino al 90', quando Eder torna a farsi vedere in avanti, con un bel tiro all'angolino che sancisce la sua doppietta (tanto bella quanto inutile) e la nostra vittoria (altrettanto bella e altrettanto inutile).
Da Southampton, ci informano che l'Hapoel è riuscito a strappare un 1-1 e pertanto anche la qualificazione.
Rimane l'amaro in bocca per quel secondo tempo buttato in Israele, ma anche la consolazione che il Southampton ha condiviso questa figura di merda con noi. Hello Darkness, My Old Friend.
Cosa vale la pena sottolineare di Inter-Sparta Praga:
- Andreolli è il capitano più degno e interista del dopo Javier. Fa piacere rivederlo in campo.
- La difesa a 3 è una soluzione interessante. Prendiamo sempre gol, esattamente come prima (3 saltatori liberi contro Murillo sull'1-1) ma la situazione sembra migliore:
Se con la difesa a 2 gli insulti erano rivolti sempre ai due centrali, ora le responsabilità sono spalmate su tre difensori, creando un concorso di colpa al 33.33333% che fa innalzare il voto medio della prestazione di ognuno.
- Miangue forse non sarà perfetto, alterna belle giocate a delle ingenuità, ma preferisco vedere un giovane che corre e lotta ai soliti noti senza speranza.
- Biabiany...no, lui non lo abbiamo visto neanche noi che abbiamo guardato la partita.
- Pinamonti ha esordito davvero bene. Gli auguro con tutto il cuore di non fare la fine dei vari Longo, Livaja, Puscas e Bonazzoli, ma in questo debutto ci ha mostrato chiaramente che è un attaccante di enorme talento. Altra concorrenza per Gabigol.
- I seggiolini di San Siro sono molto allegri e colorati. Verde, arancio, rosso, blu..speriamo solo che alla prossima non li sradichino per la rabbia.
Ormai guardare l'Inter non è più solo un atto di amore, ma anche un atto di coraggio. Ecco un nostro resoconto per chi non ha avuto lo stomaco per guardarla:
Sono 14.856 gli spettatori presenti allo stadio Meazza per l'ultima partita dell'Inter in Europa League.
Sottraiamo i tifosi provenienti da Praga e aggiungiamo qualcuno che come me l'ha vista in tv: abbiamo ottenuto il desolante pubblico per una desolante partita.
Per la formazione, Pioli segue lo stesso ragionamento di quando torna a casa dopo una lunga giornata di lavoro alla Pinetina e trova il frigo vuoto.
Potrebbe ordinare una pizza, ma dopo le tre di venerdì scorso non ne ha tanta voglia. Allora cerca di presentare qualcosa in tavola con quel che gli è rimasto.
Carrizo in porta, difesa a 3 con Andreolli, Ranocchia e Murillo.
Centrocampo futuristico con Felipe Melo e Ansaldi. Sugli esterni Biabiany e Miangue.
In attacco, spazio a Eder, Palacio e sopratutto al giovanissimo Pinamonti.
Facciamo finta di dimenticare che lo Sparta arrivi già qualificato, e che siano qui solo per fare shopping pre-natalizio.
I nostri si comportano dignitosamente, onorando il match nonostante tutti i limiti di una formazione recuperata per caso. In confronto un calcetto del dopolavoro è sicuramente più organizzato.
Nel primo tempo rischiamo poco e gestiamo abbastanza il pallone. Eder tenta una punizione fotocopia di quella con l'Atalanta, sbagliando di poco.
La seconda occasione nasce da Pinamonti, che raccoglie un cross con un'elegante giocata e serve Eder da solo davanti al portiere. Ovviamente lui gliela tira addosso, ma per nostra fortuna il buon Koubek non trattiene e l'italo-brasiliano respinge in rete.
Chiudiamo il primo tempo in vantaggio (merce rara di questi tempi) e senza soffrire troppo (merce rarissima di questi tempi).
Il secondo tempo vede l'ingresso di Perisic al posto di Palacio, e anche dei giocatori dello Sparta Praga.
Trovano il pareggio al 53' con Maracek che con un bel colpo di testa trafigge un incolpevole Carrizo.
Al 64' un altro cross ci fa trovare impreparati in area. Andreolli è costretto a concedere un calcio di rigore.
Carrizo dimostra di aver imparato bene da Handa e non si fa superare da Dockal, mantenendo la parità.
La partita procede tranquilla e senza troppi brividi fino al 90', quando Eder torna a farsi vedere in avanti, con un bel tiro all'angolino che sancisce la sua doppietta (tanto bella quanto inutile) e la nostra vittoria (altrettanto bella e altrettanto inutile).
Da Southampton, ci informano che l'Hapoel è riuscito a strappare un 1-1 e pertanto anche la qualificazione.
Rimane l'amaro in bocca per quel secondo tempo buttato in Israele, ma anche la consolazione che il Southampton ha condiviso questa figura di merda con noi. Hello Darkness, My Old Friend.
Cosa vale la pena sottolineare di Inter-Sparta Praga:
- Andreolli è il capitano più degno e interista del dopo Javier. Fa piacere rivederlo in campo.
- La difesa a 3 è una soluzione interessante. Prendiamo sempre gol, esattamente come prima (3 saltatori liberi contro Murillo sull'1-1) ma la situazione sembra migliore:
Se con la difesa a 2 gli insulti erano rivolti sempre ai due centrali, ora le responsabilità sono spalmate su tre difensori, creando un concorso di colpa al 33.33333% che fa innalzare il voto medio della prestazione di ognuno.
- Miangue forse non sarà perfetto, alterna belle giocate a delle ingenuità, ma preferisco vedere un giovane che corre e lotta ai soliti noti senza speranza.
- Biabiany...no, lui non lo abbiamo visto neanche noi che abbiamo guardato la partita.
- Pinamonti ha esordito davvero bene. Gli auguro con tutto il cuore di non fare la fine dei vari Longo, Livaja, Puscas e Bonazzoli, ma in questo debutto ci ha mostrato chiaramente che è un attaccante di enorme talento. Altra concorrenza per Gabigol.
- I seggiolini di San Siro sono molto allegri e colorati. Verde, arancio, rosso, blu..speriamo solo che alla prossima non li sradichino per la rabbia.
0’ - FIIII FIIII FIIIII FIIII FIIII PRIMO TEMPO: 6' - Mi sento l'Arsenal mercoledì 10’ - Eto’o in incognito visto 15' - Lo vogliamo marcare Kvara, per favore? 16’ - cazzocene, noi il pallone lo accompagniamo DENTRO la porta 22’ - guarda mamma, proprio come l’ArsenalSiamo sotto.Ha segnato il McDonald della Scozia 35’ - […]
Oggi ci sentiamo molto influencers e faremo un bellissimo unboxing con voi! Questa startup emergente con sede a Riga (esiste davvero, non solo al Monopoly) ci ha mandato, dietro lautissimo compenso, un macchinario rivoluzionario: il misuratore di simpatia, e oggi lo testeremo sui nostri avversari. Il funzionamento è semplice: noi inseriamo il nome, lui restituisce […]
SOMMER 6 - Noi abbiamo un problema.Cioè no abbiamo 1 triliardo di problemi, ma ne abbiamo uno di più recente manifestazione rispetto agli altri: Mikel Merino.Questo lestofante sta cambiando squadra ogni anno per venirci puntualmente a giocar contro nella prima fase della Champions.Fortunatamente, quest’anno ci ha pensato Sommer: ha spacciato la sua esecuzione per un […]
0' - Siamo tutti qui per assicurarci che sia veramente finita la partita col Venezia vero? PRIMO TEMPO: 1’ - Velo di Lautie e traversa di Fifino. MA CHE OOOOOOOH! 4' - Intanto grazie all'impareggiabile qualità della mia connessione a tratti vedo Dumfries a tratti vedo Desailly di Fifa 98 6' - Che apertura Calha! […]
Eeeecccoooociiiii direttamente dal recupero interminabile di Inter - Venezia, con la squadra che ancora deve fare la doccia e i tifosi allo stadio che hanno fatto il giro dei tornelli e sono rientrati. Tutto bellissimo. Se non sapete come è andata la partita. Altrimenti un attimo di ansietta l'avrete. Come sempre. Ormai abbiamo i calli […]
SOMMER 7 – Credo gli stia venendo il sospetto che questa stagione sia leggermente diversa da quella passata. Per esempio, quest’anno le neopromosse si presentano a San Siro e tirano in porta senza prima compilare l’apposito modulo.Dove andremo a finire?La prossima volta magari pretenderanno pure di segnare all’ultimo minuto disponibile dopo un recupero insensato.Ah, ma […]