Amici miei stringiamoci forte. Si, anche tu che odi quando le persone ti toccano. Anche tu, ehi non nasconderti! Dico proprio a te, con la maglia di Joao che non mi pare sia né di Mario e neanche di Miranda.
A che punto arriva l’ansia? Vedo cose che non esistono, un po’ come Maccio Capatonda. Solo che lui vede la gente scema e io pure, con l’unica differenza che quelle che vedo io indossano la maglia del Milan. Non sono il primo e non sarò l’ultimo a fare queste battute, sto solo cercando di imitare Prisco, che diceva, "Il vero interista è interista solo al 20 per cento, all'80 per cento è antimilanista"
Prima di Prisco ci sono stati molti derby, così come dopo di lui. Per la precisione parliamo di circa 20520 minuti, più o meno come le imprecazioni che tiro per ogni pausa nazionale. Tornando indietro nel tempo il primo non si è giocato nemmeno al Meazza in San Siro, ma a Chiasso. Esatto quello che fanno Bare e Brozo nello spogliatoio. A proposito di Siro, prima di diventare un santo era un moderno rider di JustEat. Infatti è stato colui che ha portato i pani e i pesci per fare il miracolo. Più o meno quello che fa Ranocchia ogni volta che gioca, fa miracoli.
Non solo, il derby inizialmente era una corsa di cavalli che si disputò per la prima volta ad Epsom, i due cavalieri si giocarono con il gioco della monetina il nome della corsa. Non vi sto neanche a dire che se il conte di Derby avesse perso, oggi si giocherebbe il Bunbury di Milano. Brutto come una vittoria del Milan.
Derby di Chiasso.
Questa è una storia d’amore, non solo una partita. Il derby è come la stessa stanza in cui dormono due fratelli. Sogni diversi ma sotto lo stesso cielo, nerazzurro. L’Inter e la primavera dell’Inter. Ne esistono altre? Il Derby è (e lo sarà sempre) un’esperienza sensoriale impossibile da dimenticare… per tutti i 5 SENSI.
Ansia, Rabbia, Nervoso, Stress, Paura. I 5 SENSI
Veniamo da giorni faticosi, dolorosi e/o felici ma soprattutto ansiosi. Ste cazzo di nazionali mi fanno sentrire strano manco stessi mangiando una banana in pubblico.
Ma ora è giunto il momento di tornare a cavalcare verso la meta, la seconda stella a destra come diceva una vecchia canzone. Si torna in sella, per favore Mone senza auto disarcionarci, come con i cavalli, forse come quella gara ad Epsom. Anche se la capienza sarà ridotta, noi facciamo il tifo anche da casa, chissenefrega, e respiriamo l’aria di un miracolo, il ventesimo scudetto. Proprio come un miracolo che succede una volta e rimane impresso, forse come è successo con San Siro.
San Siro, vedi che devi fare
Anche se febbraio non sa di inverno, lo è lo stesso. L’aria sa di castagne sul fuoco e anche i piccioni che popolano il Duomo migrano verso lo stadio. C’è ancora chi, sotto le chiappe infreddolite, usa i cari vecchi cuscini che si chiudono a metà mentre le orecchie dei tifosi custodiscono la voce elettronica della fermata della metro e lo stridio dei freni del tram. Mentre a casa si sentono solo gli insulti perché sto cazzo di DAZN. Già, perché che ne sa DAZN di quel Milan-Inter 0-4. L’anno del TRIPLETE che fa fare un botto al Milan rispedendolo da dove è venuto. Quando Sneijder non fa in tempo a fare il check-in e poggiare il trolley che scende in campo a far vedere come si danza con il pallone. Come lui anche un altro qualsiasi, contro il Milan fece vedere a tutti che la potenza senza il controllo è niente. (Buona fortuna Melio <3)
Non sto piangendo, mi è entrata una punizione nell'occhio
Ma adesso riprendiamo il fiato e il filo, ore 18:00. La voce di Mirko che annuncia l’arrivo del treno che stavamo aspettando, come il saluto di un amico che non vedevamo da un po’. Non sappiamo come andrà, o forse sì con gol di Caicedo nei minuti finali, ma sappiamo ciò che sta scritto nella Bibbia: andate e moltiplicatevi. Fate in modo che sia indimenticabile, come tutti quelli che abbiamo vinto, in attesa del prossimo perché il prossimo potrebbe avere una stella in più nel cielo e sulla maglia che amiamo.
Amici miei stringiamoci forte. Si, anche tu che odi quando le persone ti toccano. Anche tu, ehi non nasconderti! Dico proprio a te, con la maglia di Joao che non mi pare sia né di Mario e neanche di Miranda.
A che punto arriva l’ansia? Vedo cose che non esistono, un po’ come Maccio Capatonda. Solo che lui vede la gente scema e io pure, con l’unica differenza che quelle che vedo io indossano la maglia del Milan. Non sono il primo e non sarò l’ultimo a fare queste battute, sto solo cercando di imitare Prisco, che diceva, "Il vero interista è interista solo al 20 per cento, all'80 per cento è antimilanista"
Prima di Prisco ci sono stati molti derby, così come dopo di lui. Per la precisione parliamo di circa 20520 minuti, più o meno come le imprecazioni che tiro per ogni pausa nazionale. Tornando indietro nel tempo il primo non si è giocato nemmeno al Meazza in San Siro, ma a Chiasso. Esatto quello che fanno Bare e Brozo nello spogliatoio. A proposito di Siro, prima di diventare un santo era un moderno rider di JustEat. Infatti è stato colui che ha portato i pani e i pesci per fare il miracolo. Più o meno quello che fa Ranocchia ogni volta che gioca, fa miracoli.
Non solo, il derby inizialmente era una corsa di cavalli che si disputò per la prima volta ad Epsom, i due cavalieri si giocarono con il gioco della monetina il nome della corsa. Non vi sto neanche a dire che se il conte di Derby avesse perso, oggi si giocherebbe il Bunbury di Milano. Brutto come una vittoria del Milan.
Derby di Chiasso.
Questa è una storia d’amore, non solo una partita. Il derby è come la stessa stanza in cui dormono due fratelli. Sogni diversi ma sotto lo stesso cielo, nerazzurro. L’Inter e la primavera dell’Inter. Ne esistono altre? Il Derby è (e lo sarà sempre) un’esperienza sensoriale impossibile da dimenticare… per tutti i 5 SENSI.
Ansia, Rabbia, Nervoso, Stress, Paura. I 5 SENSI
Veniamo da giorni faticosi, dolorosi e/o felici ma soprattutto ansiosi. Ste cazzo di nazionali mi fanno sentrire strano manco stessi mangiando una banana in pubblico.
Ma ora è giunto il momento di tornare a cavalcare verso la meta, la seconda stella a destra come diceva una vecchia canzone. Si torna in sella, per favore Mone senza auto disarcionarci, come con i cavalli, forse come quella gara ad Epsom. Anche se la capienza sarà ridotta, noi facciamo il tifo anche da casa, chissenefrega, e respiriamo l’aria di un miracolo, il ventesimo scudetto. Proprio come un miracolo che succede una volta e rimane impresso, forse come è successo con San Siro.
San Siro, vedi che devi fare
Anche se febbraio non sa di inverno, lo è lo stesso. L’aria sa di castagne sul fuoco e anche i piccioni che popolano il Duomo migrano verso lo stadio. C’è ancora chi, sotto le chiappe infreddolite, usa i cari vecchi cuscini che si chiudono a metà mentre le orecchie dei tifosi custodiscono la voce elettronica della fermata della metro e lo stridio dei freni del tram. Mentre a casa si sentono solo gli insulti perché sto cazzo di DAZN. Già, perché che ne sa DAZN di quel Milan-Inter 0-4. L’anno del TRIPLETE che fa fare un botto al Milan rispedendolo da dove è venuto. Quando Sneijder non fa in tempo a fare il check-in e poggiare il trolley che scende in campo a far vedere come si danza con il pallone. Come lui anche un altro qualsiasi, contro il Milan fece vedere a tutti che la potenza senza il controllo è niente. (Buona fortuna Melio <3)
Non sto piangendo, mi è entrata una punizione nell'occhio
Ma adesso riprendiamo il fiato e il filo, ore 18:00. La voce di Mirko che annuncia l’arrivo del treno che stavamo aspettando, come il saluto di un amico che non vedevamo da un po’. Non sappiamo come andrà, o forse sì con gol di Caicedo nei minuti finali, ma sappiamo ciò che sta scritto nella Bibbia: andate e moltiplicatevi. Fate in modo che sia indimenticabile, come tutti quelli che abbiamo vinto, in attesa del prossimo perché il prossimo potrebbe avere una stella in più nel cielo e sulla maglia che amiamo.
Ed eccoci. Alla fine ci siamo. Siamo arrivati alla resa dei conti. La partita che tutti sognano di giocare ma AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA La domanda è come ci siamo arrivati? Con che tipo di equilibrio mentale? Con quale emozione dominante? Lo scopriremo nelle prossime righe. Io intanto vi dico che ho scavato una buca in giardino per […]
Cari amici di Ranocchiate, come state?Io insommina. Insommina. Ultimamente c’é una cosa che mi sta mettendo in difficoltà: il tempo.Pare che col passare di questo tempo ci si avvicini sempre più alla finale e questa cosa sta iniziando a mettere a dura prova i miei nervi. Già di per sé non é facile alzarsi e […]
YANN 6.5 – Ieri aveva quello sguardo disincantato che avevamo tutti noi, la consapevolezza di esserci giocati tutte le opportunità e la fatica di capire la necessità di questa partita, tra fuochi d’artificio e premiazioni già allestite da un’altra parte.Però non ha fatto passare nemmeno uno spillo, nemmeno nel recupero, quando forse una gioia al […]
0' - Ritardo perchè a Fuorigrotta stanno sparando pure le bombe a idrogeno. PRIMO TEMPO: 2' - Le nuove regole prevedono niente punizioni per noi 14' - Al terzo minuto c'era stato un salvataggio sulla linea, poi più nulla 17' - Strefezza e quella somiglianza con Politano 20’ - forza Stefanino, facciamo il nostro. Senza […]
😞 Ultimo giorno da campioni d'Italia. E la notizia buona è che l'anno prossimo non avremo coccardine sulla maglia a rovinare lo stiling. 😞 Ci portiamo avanti. Nessuna illusione. Il Napoli vincerà una partita bella che segnata e noi soffriremo come cani randagi nella location VIP del lago di Como. Però vorrei sapere chi sarà […]
YANN 6.5 - Nel primo tempo ci illude che gli dei del calcio siano dalla nostra parte, con l’intervento salvifico sul biondino islandese, ma poi noi decidiamo di ribellarci alle divinità e soprattutto Baroni decide di fare entrare Pedropedropedropedropè, che credo ci segni contro ininterrottamente dal 2009 e continuerà a farlo fino al 2033, giusto […]