Il 13 dicembre scorso eravamo secondi in classifica, a tre punti dal Milan capolista. Nel pieno della rimonta e dopo aver passato il turno in Champions League per la prima volta da quando l’Artiglio che Graffia™ è riuscito a farci tornare in questa prestigiosa competizione, ci sentivamo motivat* e fiducios* (per quanto ci si possa sentire motivat* e fiducios* da interisti) il giorno del sorteggio.
L’atmosfera natalizia e l’eco scampanellante di Inter Bells si facevano sentire ormai da un po’, ma senza invadenza. Segnavamo gol a raffica (4-0 al Cagliari solo la sera prima, dopo uno 0-3 con la Roma del nostro aMourinho ❤️), l’estremo momento di forma e continuità diTurco20 faceva rodere i cugini insieme alla loro eliminazione dall’Europa, il sorprendente Napoli di Luscianone aveva iniziato a incespicare causa stanchezza e infortuni vari. La Coppa Italia ancora non era nei nostri pensieri (sinceramente, finché non iniziamo a giocarla penso ogni benedetto anno di non dovermene preoccupare, per poi rimangiarmi la parola a quattro ganasce al primo Pordenone che arriva). Insomma, tutto sembrava puntare nella nostra direzione.
Sembrava.
Per farla breve: la Uefa ci fa uno scherzone. Con la perfetta faccia da “EH! VOLEEEVI!”, dopo un sorteggio non dico abbordabile, ma Santo Christian Eriksen poteva andare peggio, ci viene annunciato che le palline rotoleranno di nuovo negli scodelloni (e non solo negli scodelloni car* amic*, eh no) nel tardo pomeriggio.
D’altronde si dice sempre “Santa Lucia mille scherzi ed allegria”, no? No? No. Se l’è inventata quel buontempone di Čeferin dopo aver incartato casa di Monociglio Agnelli, mi dicono.
Fatto sta, ci tocca il Liverpool. E tutti da lì in poi a pensare “Vabbe’ dai, speriamo in una bella partita ma non facciamoci illusioni. Testa al campionato e amen”. Insomma, avevamo chiuso la pratica prima ancora di aprirla. Quello che ci importava era sorpassare i cugini e goderci un campionato in cui eravamo nuovamente convinti di poter dominare, dopo che Mone, Fifino, il volto della banconota da 0 Euro e il Cigno di Sarajevo si erano dimostrati rinforzi azzeccatissimi. Io per primo mi dichiaro colpevole per aver pensato questo sciocco pensiero. Chi come me? Fatemi sapere.
Flash forward al... ‘spetta - quanti ne abbiamo oggi? Due giorni fa era San Tino... Ah sì, 16 febbraio. Tutto si è più o meno ribaltato... o, forse, non si è ribaltato niente. Analizziamo.
POV DEI MEDIA ITALIANI SÌ PROPRIO LORO QUELLI CHE NON CIELO DICONO
Il Milan è ancora, anzi, che dico ancora, DI NUOVO in testa alla classifica. Saldo come non mai. Anzi, che dico in testa alla classifica, ha già vinto il campionato, ci possiamo pure mettere il cuore in pace a questo punto. Ebbene sì, cari miei, non c’è più nulla da fare. Hanno vinto il derby giocando come meglio non si poteva, tocca ammetterlo: la classica tattica “Dai loro l’impressione di dominare l’intera partita e fregali alla prima distrazione, dopodiché innervosisci gli animi fino alla rissa così non si gioca più e ce la portiamo a casa” che già tante volte ha funzionato contro di noi.
Niente “Eh ma abbiamo una partita in meno!”, signor*, dai, siate sportiv*. Contro il Bologna non abbiamo speranze. E anche se ce le avessimo, ci tocca tristemente ammettere che la squadra di Stefanino Pioli (primo vero Stefanino, dai tempi in cui Sensi era ancora in groppa alla cicogna) è una corazzata inaffondabile. Inoltre, dovendo giocarcela sempre con la suddetta corazzata inaffondabile in Coppa Italia, anche lì siamo purtroppo spacciati. Possiamo benissimo uscire a testa alta stringendo loro la mano a inizio partita e tornando immediatamente negli spogliatoi. Faremmo una figura perlomeno dignitosa.
Non me ne voglia Barella, sia mai, ma vuoi mettere con TONALI? Cioè, non scherziamo per favore. No no no, proprio non si può fare.
Insomma, la Champions League sarà pure difficile da perseguire, ma resta la nostra UNICA SPERANZA. Dobbiamo affrontare gli inglesi con il coltello fra i denti se speriamo di portare almeno un tìtulo (concetto indimenticato e indimenticabile che da dieci anni e passa ci rinfacciano tutti appena possono) in bacheca. Dura ammetterlo, ma questa è la realtà.
POV DI RANOCCHIATE GLI INTERISTI QUELLI SANI E GENUINI CHE NON HANNO BISOGNO DI FONTI DI NOTIZIE SERIE O NON SERIE MA SOLO DI ANNEGARE COL PROPRIO SGUARDO NELLA PROFONDITÀ DELLE PUPILLE DEL SOMMO PER SEMPRE NELLA PIÙ DOLCE DELLE ESISTENZE
I giochi sono aperti, quest’anno più che mai. E non parlo delle Olimpiadi Invernali (anche se il curling alle tre di notte è stata l'ultima mazzata alla mia già martoriata capacità di dormire) ma del gioco che più amiamo (il CALSCIO).
Abbiamo possibilità su tutti i fronti: un margine colmabile per riportarci in testa al campionato, due partite da sangue agli occhi da giocare in Coppa (sì a proposito, ciao cugini: sappiate che non l’abbiamo presa proprio bene bene; potevate essere più gentili, ecco - non aspettatevi partite soft) per passare il turno e una tostissima, ma meravigliosa avventura da vivere in Europa. Fatevi una domanda e datevi una risposta: come mai se è così complicata e porta a così tante sofferenze la fase finale della Champions ci era mancata così tanto? Questione di SOLDI! Ah no? Eh, in effetti per quanto sia bravo non è che Beppe ci inondi di dividendi, a noi tifosi.
Il turno di stasera non è l’unica, amic*, è l’ULTIMA speranza. Quel piccolo solletico tra lo sterno (chi non sa cos'è lo sterno chieda al dR.anocchio) e lo stomaco che appena sentite, riponete con cura e un sorriso beffardo nel cassetto, ma che vi stuzzica di nuovo non appena il pensiero si rifà vivo. Quella che, se si avvera, produce movimenti inconsulti e suoni assurdi ed esplode in noi con un entusiasmo di cui non ricordavamo di essere capaci, che ahimè dura poco, ma finché dura ci fa stare bene come non mai.
Fate un favore a Ranocchiate, stasera: alla faccia dei cugini, lasciate che vi solletichi l’ultima speranza. Mal che vada diremo che già si sapeva. Ma non si sa mai. Buona Champions a tutti!
Il 13 dicembre scorso eravamo secondi in classifica, a tre punti dal Milan capolista. Nel pieno della rimonta e dopo aver passato il turno in Champions League per la prima volta da quando l’Artiglio che Graffia™ è riuscito a farci tornare in questa prestigiosa competizione, ci sentivamo motivat* e fiducios* (per quanto ci si possa sentire motivat* e fiducios* da interisti) il giorno del sorteggio.
L’atmosfera natalizia e l’eco scampanellante di Inter Bells si facevano sentire ormai da un po’, ma senza invadenza. Segnavamo gol a raffica (4-0 al Cagliari solo la sera prima, dopo uno 0-3 con la Roma del nostro aMourinho ❤️), l’estremo momento di forma e continuità diTurco20 faceva rodere i cugini insieme alla loro eliminazione dall’Europa, il sorprendente Napoli di Luscianone aveva iniziato a incespicare causa stanchezza e infortuni vari. La Coppa Italia ancora non era nei nostri pensieri (sinceramente, finché non iniziamo a giocarla penso ogni benedetto anno di non dovermene preoccupare, per poi rimangiarmi la parola a quattro ganasce al primo Pordenone che arriva). Insomma, tutto sembrava puntare nella nostra direzione.
Sembrava.
Per farla breve: la Uefa ci fa uno scherzone. Con la perfetta faccia da “EH! VOLEEEVI!”, dopo un sorteggio non dico abbordabile, ma Santo Christian Eriksen poteva andare peggio, ci viene annunciato che le palline rotoleranno di nuovo negli scodelloni (e non solo negli scodelloni car* amic*, eh no) nel tardo pomeriggio.
D’altronde si dice sempre “Santa Lucia mille scherzi ed allegria”, no? No? No. Se l’è inventata quel buontempone di Čeferin dopo aver incartato casa di Monociglio Agnelli, mi dicono.
Fatto sta, ci tocca il Liverpool. E tutti da lì in poi a pensare “Vabbe’ dai, speriamo in una bella partita ma non facciamoci illusioni. Testa al campionato e amen”. Insomma, avevamo chiuso la pratica prima ancora di aprirla. Quello che ci importava era sorpassare i cugini e goderci un campionato in cui eravamo nuovamente convinti di poter dominare, dopo che Mone, Fifino, il volto della banconota da 0 Euro e il Cigno di Sarajevo si erano dimostrati rinforzi azzeccatissimi. Io per primo mi dichiaro colpevole per aver pensato questo sciocco pensiero. Chi come me? Fatemi sapere.
Flash forward al... ‘spetta - quanti ne abbiamo oggi? Due giorni fa era San Tino... Ah sì, 16 febbraio. Tutto si è più o meno ribaltato... o, forse, non si è ribaltato niente. Analizziamo.
POV DEI MEDIA ITALIANI SÌ PROPRIO LORO QUELLI CHE NON CIELO DICONO
Il Milan è ancora, anzi, che dico ancora, DI NUOVO in testa alla classifica. Saldo come non mai. Anzi, che dico in testa alla classifica, ha già vinto il campionato, ci possiamo pure mettere il cuore in pace a questo punto. Ebbene sì, cari miei, non c’è più nulla da fare. Hanno vinto il derby giocando come meglio non si poteva, tocca ammetterlo: la classica tattica “Dai loro l’impressione di dominare l’intera partita e fregali alla prima distrazione, dopodiché innervosisci gli animi fino alla rissa così non si gioca più e ce la portiamo a casa” che già tante volte ha funzionato contro di noi.
Niente “Eh ma abbiamo una partita in meno!”, signor*, dai, siate sportiv*. Contro il Bologna non abbiamo speranze. E anche se ce le avessimo, ci tocca tristemente ammettere che la squadra di Stefanino Pioli (primo vero Stefanino, dai tempi in cui Sensi era ancora in groppa alla cicogna) è una corazzata inaffondabile. Inoltre, dovendo giocarcela sempre con la suddetta corazzata inaffondabile in Coppa Italia, anche lì siamo purtroppo spacciati. Possiamo benissimo uscire a testa alta stringendo loro la mano a inizio partita e tornando immediatamente negli spogliatoi. Faremmo una figura perlomeno dignitosa.
Non me ne voglia Barella, sia mai, ma vuoi mettere con TONALI? Cioè, non scherziamo per favore. No no no, proprio non si può fare.
Insomma, la Champions League sarà pure difficile da perseguire, ma resta la nostra UNICA SPERANZA. Dobbiamo affrontare gli inglesi con il coltello fra i denti se speriamo di portare almeno un tìtulo (concetto indimenticato e indimenticabile che da dieci anni e passa ci rinfacciano tutti appena possono) in bacheca. Dura ammetterlo, ma questa è la realtà.
POV DI RANOCCHIATE GLI INTERISTI QUELLI SANI E GENUINI CHE NON HANNO BISOGNO DI FONTI DI NOTIZIE SERIE O NON SERIE MA SOLO DI ANNEGARE COL PROPRIO SGUARDO NELLA PROFONDITÀ DELLE PUPILLE DEL SOMMO PER SEMPRE NELLA PIÙ DOLCE DELLE ESISTENZE
I giochi sono aperti, quest’anno più che mai. E non parlo delle Olimpiadi Invernali (anche se il curling alle tre di notte è stata l'ultima mazzata alla mia già martoriata capacità di dormire) ma del gioco che più amiamo (il CALSCIO).
Abbiamo possibilità su tutti i fronti: un margine colmabile per riportarci in testa al campionato, due partite da sangue agli occhi da giocare in Coppa (sì a proposito, ciao cugini: sappiate che non l’abbiamo presa proprio bene bene; potevate essere più gentili, ecco - non aspettatevi partite soft) per passare il turno e una tostissima, ma meravigliosa avventura da vivere in Europa. Fatevi una domanda e datevi una risposta: come mai se è così complicata e porta a così tante sofferenze la fase finale della Champions ci era mancata così tanto? Questione di SOLDI! Ah no? Eh, in effetti per quanto sia bravo non è che Beppe ci inondi di dividendi, a noi tifosi.
Il turno di stasera non è l’unica, amic*, è l’ULTIMA speranza. Quel piccolo solletico tra lo sterno (chi non sa cos'è lo sterno chieda al dR.anocchio) e lo stomaco che appena sentite, riponete con cura e un sorriso beffardo nel cassetto, ma che vi stuzzica di nuovo non appena il pensiero si rifà vivo. Quella che, se si avvera, produce movimenti inconsulti e suoni assurdi ed esplode in noi con un entusiasmo di cui non ricordavamo di essere capaci, che ahimè dura poco, ma finché dura ci fa stare bene come non mai.
Fate un favore a Ranocchiate, stasera: alla faccia dei cugini, lasciate che vi solletichi l’ultima speranza. Mal che vada diremo che già si sapeva. Ma non si sa mai. Buona Champions a tutti!
Primo tempo 5’ - oh scusate ho ancora il porceddu sullo stomaco da Natale 8’ - anche augello, meno male 10’ - VELO ✅ 10' - Calha ha trovato un rasoio sotto l'albero, Luperto direi di no 12' - Velo n.2Al terzo possiamo vendere fazzoletti 15’ - Benissimo Scuffet che ha deciso di tornare forte […]
🫚 Cioè oh anni a parlare di emancipazione e non esiste un'emoji del panettone per fare l'elenco nell'articolo? Cioè mi mettete lo zenzero e non il panettone? Manco il pandoro? Va bene che sotto le feste ho mangiato come un maiale e devo dimagrire ma qui si tratta di fare figuracce col pubblico, ora devo […]
SOMMER 7 - Gli regaliamo mezzo voto in più, perchè al 17' del secondo tempo sull'occasione di Nico Paz ci sono venuti in mente tutti i punti persi dai tempi di Inter Bells, mentre Yannerino resta freddo come un ghiacciaio svizzero e si butta sui piedi degli avversari come Heidi sulle pecorelle. Se domani potremo […]
0’ - Dopo le parole del Presidente Giuseppe Marotta nel prepartita sono pronto ad andare anche all’Inferno PRIMO TEMPO: 3’ - attacchiamo dal lato sbagliato e ho pure visto belotti, cominciamo male 4’ - Ciao Nico Paz, ti andrebbe di rimanere qui per sempre? 6' - Fallo fischiato con un minuto di ritardo. Nel frattempo […]
Ⓜ️ Ma sì dai, quasi quasi ci stiamo prendendo gusto a giocare di lunedì. Poi è pure quasi Natale. Ⓜ️ Cari proprietari straricchi del Como, Nico Paz come regalo sotto l'albero lo gradiremmo piu delle 50€ di nonna. Tanto a voi che vi cambia? Ⓜ️ Tikus con Bare come me con il cuginetto piccolo la […]
MARTINEZ SECONDO 6.5 - Non segna, ma nel suo caso essendo un portiere è anche normale.Tocca pochissimi palloni, ma essendo il nostro portiere è anche normale.Poi però la "legge Sommer" tocca anche a lui e quindi eccoci qui a parlare di una bellissima parata fatta al novantesimo su Tourè, fratello segreto di Hagrid. DARMY 6 […]