È sabato 1 Aprile, anno domini 2023. Il fatto che l'Inter non vinca una partita da circa un mese non è un Pesce d'Aprile e dopo più o meno due settimane possiamo finalmente(?) riaccostare il colore nero all'Azzurro nazionale.
La cara vecchia sosta nazionali. Il luogo di perdizione per eccellenza, un posto costruito sulle macerie nerazzurre e che puntualmente rimpolpa le sue ceneri bruciando giocatori della Beneamata e false speranze di noi tifosi. Ma vediamo nel dettaglio cosa ci lascia questa tornata amichevoli e/o inutili qualificazione a tornei internazionali a cui la nostra Nazionale, puntualmente, mancherà di partecipare salvo aver prima decimato i ranghi interisti.
GLI INFORTUNI Partiamo dal solito tasto dolente: l'infermeria di Appiano Gentile. Come ogni maledetta volta i medici del Suning Center si ritrovano oberati di lavoro, sommersi da muscoli da ricucire e cartilagini varie da stuccare quando i ragazzi tornano dai rispettivi ritiri. Per l'occasione, le teste a cadere sono state quelle di Dimarco (partito acciaccato) e Calha, il quale rischia di saltare le partite di Coppa che, per come si è messa la stagione, hanno il peso specifico di Fredy Guarin. Per il primo si spera nel recupero in vista della Juve, per il turco, come per Skriniar, i tempi saranno da rivalutare. Nella speranza che la rivalutazione non sia la stessa fatta per il rinnovo dello slovacco.
IL MERCATO Come fare a perdere giocatori senza che si rompano? Vendendoli, ovviamente! E puntuale come l'orologio di Xherdan Shaqiri arriva la solita fanta-campagna mediatica di svendita dei giocatori nerazzurri. Nell'ordine, durante questa sosta, hanno lasciato la Pinetina: -Inzaghi, perché Conte ha rescisso il contratto con il Tottenham. -Bastoni, a costo zero, perché è sempre stato interista ma è forte quindi vabbè, via in Inghilterra. -Acerbi, non riscattato perché Lotito chiede 2mln e noi piangiamo miseria. -Gosens, che si dedicherà a tempo pieno alla meditazione per riprendersi finalmente dall'infortunio. -Lukaku, perché fa cacare. -Onana, perché Lukaku fa cacare ma a noi piace, quindi forse cancelliamo il punto prima, e in qualche modo lo dobbiamo pagare. -Dumfries, a quattro spicci però perché fa cacare pure lui. -Brozovic, perché fino all'esplosione di Calha era uno dei top 5 playmaker al mondo ma adesso gli togliamo anche la fascia, dato che rischia di perderla facendo ciondolare le braccia. -Gagliardini, perché è il primo di aprile. SCHERZONEEEEEE
LA QUESTIONE ORIUNDI A tenere banco nell'italico stivale, in queste settimane, è stata anche la questione oriundi, dato che l'unica nota positiva dei due match è stato proprio l'oriundo Mateo Retegui, inserito anche lui nell'orbita-mercato interista. Giusto sì, giusto no. Chi può dirlo. Presi dell'hype dell'argomento e su indicazione dell'allenatore, abbiamo anche noi naturalizzato nerazzurro e reso punto fisso della squadra un giocatore discusso, argentino, un attaccante e no, non è Lautaro. L'asadico Joaquin Correa partirà con ogni probabilità titolare, proprio per festeggiare questa sua svolta. Non trovo altra spiegazione.
GLI EXPLOIT Al fianco del Tucu ma non alla griglia, ci sarà Romelu Lukaku che nella settimana con la nazionale belga ha timbrato il cartellino 4 volte in due match. Praticamente quanto fatto in tutta la stagione in maglia Inter. Buone speranze, insomma, da far rimanere tali. Ottime sensazioni sono arrivate anche da Dumfries, autore di due assist e l'oggetto misterioso Kristjan Asllani, che trova minutaggio e grandi prestazioni in maglia albanese salvo poi tornare presumibilmente a lavare gli scarpini di Gagliardini, nonostante l'infortunio di Calhanoglu. Meno buone invece le vibes lanciate da Lautaro che, nell'amichevole vinta per svariate reti a zero contro Curaçao (che ho scoperto oggi non essere solamente un alcolico blu) si è clamorosamente mangiato un gol a porta vuota. Un buon motivo per spedirlo nella seduta tra Handanovic e Cordaz.
IL CALENDARIO DI APRILE
Quella che ci aspetta oggi è la prima di una serie infernale di battaglie che vedranno i ragazzi in campo, praticamente senza tregua, per tutto il mese di Aprile. 9 gare in trenta giorni. Di queste, quattro saranno turni ad eliminazione diretta che, come si diceva in precedenza, avranno un valore immenso nel computo finale della stagione. Dovessimo vincere stasera, aspettatevi una dichiarazione post-partita di Inzaghi in cui sostanzialmente spiegherà a tutti che si trattava di un Pesce d'Aprile per poter poi tornare a perdere in settimana. Dovessimo perdere, beh, sarà l'inizio del naufragio.
È sabato 1 Aprile, anno domini 2023. Il fatto che l'Inter non vinca una partita da circa un mese non è un Pesce d'Aprile e dopo più o meno due settimane possiamo finalmente(?) riaccostare il colore nero all'Azzurro nazionale.
La cara vecchia sosta nazionali. Il luogo di perdizione per eccellenza, un posto costruito sulle macerie nerazzurre e che puntualmente rimpolpa le sue ceneri bruciando giocatori della Beneamata e false speranze di noi tifosi. Ma vediamo nel dettaglio cosa ci lascia questa tornata amichevoli e/o inutili qualificazione a tornei internazionali a cui la nostra Nazionale, puntualmente, mancherà di partecipare salvo aver prima decimato i ranghi interisti.
GLI INFORTUNI Partiamo dal solito tasto dolente: l'infermeria di Appiano Gentile. Come ogni maledetta volta i medici del Suning Center si ritrovano oberati di lavoro, sommersi da muscoli da ricucire e cartilagini varie da stuccare quando i ragazzi tornano dai rispettivi ritiri. Per l'occasione, le teste a cadere sono state quelle di Dimarco (partito acciaccato) e Calha, il quale rischia di saltare le partite di Coppa che, per come si è messa la stagione, hanno il peso specifico di Fredy Guarin. Per il primo si spera nel recupero in vista della Juve, per il turco, come per Skriniar, i tempi saranno da rivalutare. Nella speranza che la rivalutazione non sia la stessa fatta per il rinnovo dello slovacco.
IL MERCATO Come fare a perdere giocatori senza che si rompano? Vendendoli, ovviamente! E puntuale come l'orologio di Xherdan Shaqiri arriva la solita fanta-campagna mediatica di svendita dei giocatori nerazzurri. Nell'ordine, durante questa sosta, hanno lasciato la Pinetina: -Inzaghi, perché Conte ha rescisso il contratto con il Tottenham. -Bastoni, a costo zero, perché è sempre stato interista ma è forte quindi vabbè, via in Inghilterra. -Acerbi, non riscattato perché Lotito chiede 2mln e noi piangiamo miseria. -Gosens, che si dedicherà a tempo pieno alla meditazione per riprendersi finalmente dall'infortunio. -Lukaku, perché fa cacare. -Onana, perché Lukaku fa cacare ma a noi piace, quindi forse cancelliamo il punto prima, e in qualche modo lo dobbiamo pagare. -Dumfries, a quattro spicci però perché fa cacare pure lui. -Brozovic, perché fino all'esplosione di Calha era uno dei top 5 playmaker al mondo ma adesso gli togliamo anche la fascia, dato che rischia di perderla facendo ciondolare le braccia. -Gagliardini, perché è il primo di aprile. SCHERZONEEEEEE
LA QUESTIONE ORIUNDI A tenere banco nell'italico stivale, in queste settimane, è stata anche la questione oriundi, dato che l'unica nota positiva dei due match è stato proprio l'oriundo Mateo Retegui, inserito anche lui nell'orbita-mercato interista. Giusto sì, giusto no. Chi può dirlo. Presi dell'hype dell'argomento e su indicazione dell'allenatore, abbiamo anche noi naturalizzato nerazzurro e reso punto fisso della squadra un giocatore discusso, argentino, un attaccante e no, non è Lautaro. L'asadico Joaquin Correa partirà con ogni probabilità titolare, proprio per festeggiare questa sua svolta. Non trovo altra spiegazione.
GLI EXPLOIT Al fianco del Tucu ma non alla griglia, ci sarà Romelu Lukaku che nella settimana con la nazionale belga ha timbrato il cartellino 4 volte in due match. Praticamente quanto fatto in tutta la stagione in maglia Inter. Buone speranze, insomma, da far rimanere tali. Ottime sensazioni sono arrivate anche da Dumfries, autore di due assist e l'oggetto misterioso Kristjan Asllani, che trova minutaggio e grandi prestazioni in maglia albanese salvo poi tornare presumibilmente a lavare gli scarpini di Gagliardini, nonostante l'infortunio di Calhanoglu. Meno buone invece le vibes lanciate da Lautaro che, nell'amichevole vinta per svariate reti a zero contro Curaçao (che ho scoperto oggi non essere solamente un alcolico blu) si è clamorosamente mangiato un gol a porta vuota. Un buon motivo per spedirlo nella seduta tra Handanovic e Cordaz.
IL CALENDARIO DI APRILE
Quella che ci aspetta oggi è la prima di una serie infernale di battaglie che vedranno i ragazzi in campo, praticamente senza tregua, per tutto il mese di Aprile. 9 gare in trenta giorni. Di queste, quattro saranno turni ad eliminazione diretta che, come si diceva in precedenza, avranno un valore immenso nel computo finale della stagione. Dovessimo vincere stasera, aspettatevi una dichiarazione post-partita di Inzaghi in cui sostanzialmente spiegherà a tutti che si trattava di un Pesce d'Aprile per poter poi tornare a perdere in settimana. Dovessimo perdere, beh, sarà l'inizio del naufragio.
0’ - Dopo le parole del Presidente Giuseppe Marotta nel prepartita sono pronto ad andare anche all’Inferno PRIMO TEMPO: 3’ - attacchiamo dal lato sbagliato e ho pure visto belotti, cominciamo male 4’ - Ciao Nico Paz, ti andrebbe di rimanere qui per sempre? 6' - Fallo fischiato con un minuto di ritardo. Nel frattempo […]
Ⓜ️ Ma sì dai, quasi quasi ci stiamo prendendo gusto a giocare di lunedì. Poi è pure quasi Natale. Ⓜ️ Cari proprietari straricchi del Como, Nico Paz come regalo sotto l'albero lo gradiremmo piu delle 50€ di nonna. Tanto a voi che vi cambia? Ⓜ️ Tikus con Bare come me con il cuginetto piccolo la […]
MARTINEZ SECONDO 6.5 - Non segna, ma nel suo caso essendo un portiere è anche normale.Tocca pochissimi palloni, ma essendo il nostro portiere è anche normale.Poi però la "legge Sommer" tocca anche a lui e quindi eccoci qui a parlare di una bellissima parata fatta al novantesimo su Tourè, fratello segreto di Hagrid. DARMY 6 […]
0' - Abbiamo appena verificato l'esistenza di Peppino Martinez.Ahimè, anche quella di Arna PRIMO TEMPO: 3' - Taremi si è dimenticato di saltare 5' - Rigore dal nulla 7’ - E così come è arrivato così se ne è andato.non c’è più la Marotta league di una volta 15’ - Queste partite di giovedì hanno […]
Weo neanche il tempo di goderci la super goleada distruggi-stagione e la caterva di complimenti da parte di tutti meno dei milanisti che ancora sostengono che abbiamo culo che già scendiamo in campo. E cosa c'è di meglio di un turno di Coppa Italia per rovinare il mood? L'anno scorso di quest tempi segnava il […]
SOMMER 6 – Un paio di interventi per scaldarsi nei primi venti minuti, poi la paura sull’occasione di Noslin. Sembra l’inizio di una serata impegnativa, poi Farris lo manda a comprare un quintale di bitume ed un rullo compressore. Quando Yann torna, l’Olimpico si è trasformato in un circuito di Formula 1, con Fifino che […]