13/12/2017

Fra sogno e realtà

Cari amici di Ranocchiate, credo di non aver ancora realizzato a pieno quello che è accaduto ieri sera.
Perché sapete, per quel che ricordo abbiamo davvero rischiato di essere eliminati dal Pordenone.
I primi in classifica in Serie A eliminati dai quinti in classifica in Lega Pro, roba che Davide scansati ho un nuovo eroe, per intenderci.

Ma partiamo dal momento in cui ci sono state le prime avvisaglie di una serata diversa dal solito: giocano in contemporanea Padelli, Nagatomo, Ranocchia (<3), Dalbert, Karamoh, Eder e Pinamonti; se è un sogno, non svegliateci.
Arriviamo a San Siro carichi di ignoranza e buon umore: pareggiare contro la Juve a casa loro – tra l’altro senza demeritare – è una di quelle cose che ti da la reale misura di quanto si sia cresciuti in pochissimo tempo.

Tutto giusto, tutto perfetto, liscio come l’olio.

Sembra proprio l’occasione perfetta per vedere ciò che tutti stiamo aspettando da tempo: vago con la mente, fantasticando su una tripletta di Ranocchia su triplo assist di Karamoh, su Dalbert che dimostra di poter essere il nuovo Maicon, Pinamonti che segna ad ogni palla ricevuta e Padelli che sta lì a portare avanti un avvincentissimo torneo di Briscola a 5 con i fotografi.

E’ un momento talmente bello che sembra lecito poter sperare qualunque cosa.

E poi ci scontriamo con la realtà.

E la realtà è che il Pordenone non è venuto a San Siro per passare una settimana diversa dalle altre: sono venuti con la voglia di crederci fino all’ultimo minuto, caricati a molla da una sapiente gestione dei contenuti social, durante l’ultima settimana.

Vi confesso che al momento dei calci di rigore quasi non sapevo cosa sperare che accadesse: perché siamo venuti a giocare questa partita come se fossimo i più belli del reame, perdendo palloni su palloni leziosi o tirando in maniera insensata; loro, invece, hanno lottato su ogni singolo pallone come se ne dipendesse la loro vita. E quasi ci segnavano, in un paio di occasioni.

Alla fine, però, la realtà è che le favole rimangono favole, e a tornare a casa sconfitto è il Pordenone, dopo aver combattuto colpo su colpo fino ai rigori ad oltranza.

Perché poi lì vinciamo perché è quasi naturale che i nostri 11 sappiano gestire e calciare meglio i rigori rispetto ai loro.

Ma loro non hanno mollato fino alla fine, lottando pallone su pallone, per provare a rendere vera questa storia.

Dopo partite del genere, tutto ciò che si possa dire riguardo ai nostri ragazzi è che hanno avuto l’occasione di osservare cosa serve per arrivare più in alto di dove il tuo limite sia realisticamente posto.

Siamo riusciti a passare il turno ed è certamente ciò che conta: la cosa incredibile è che una partita del genere sia stata decisa da Nagatomo.

La partita più assurda a cui abbia mai assistito è stata decisa da Nagatomo.
Io vorrei dare un senso a certi articoli, lo dico davvero, ma se accadono cose del genere è un po' come tentare di spegnere un incendio gettandoci della benzina addosso, non mi si facilita il lavoro.

Per cui niente, se siete tutti d’accordo facciamo finta che questa cosa non sia mai avvenuta e non se ne parlerà mai più.

Vorreste una conclusione, immagino.
Beh, anche io non avrei voluto vedere Brozovic e Cancelo giocare al gioco dello scavetto da fuori area.

La vita è ingiusta, fatevene una ragione.

Fra sogno e realtà

Cari amici di Ranocchiate, credo di non aver ancora realizzato a pieno quello che è accaduto ieri sera.
Perché sapete, per quel che ricordo abbiamo davvero rischiato di essere eliminati dal Pordenone.
I primi in classifica in Serie A eliminati dai quinti in classifica in Lega Pro, roba che Davide scansati ho un nuovo eroe, per intenderci.

Ma partiamo dal momento in cui ci sono state le prime avvisaglie di una serata diversa dal solito: giocano in contemporanea Padelli, Nagatomo, Ranocchia (<3), Dalbert, Karamoh, Eder e Pinamonti; se è un sogno, non svegliateci.
Arriviamo a San Siro carichi di ignoranza e buon umore: pareggiare contro la Juve a casa loro – tra l’altro senza demeritare – è una di quelle cose che ti da la reale misura di quanto si sia cresciuti in pochissimo tempo.

Tutto giusto, tutto perfetto, liscio come l’olio.

Sembra proprio l’occasione perfetta per vedere ciò che tutti stiamo aspettando da tempo: vago con la mente, fantasticando su una tripletta di Ranocchia su triplo assist di Karamoh, su Dalbert che dimostra di poter essere il nuovo Maicon, Pinamonti che segna ad ogni palla ricevuta e Padelli che sta lì a portare avanti un avvincentissimo torneo di Briscola a 5 con i fotografi.

E’ un momento talmente bello che sembra lecito poter sperare qualunque cosa.

E poi ci scontriamo con la realtà.

E la realtà è che il Pordenone non è venuto a San Siro per passare una settimana diversa dalle altre: sono venuti con la voglia di crederci fino all’ultimo minuto, caricati a molla da una sapiente gestione dei contenuti social, durante l’ultima settimana.

Vi confesso che al momento dei calci di rigore quasi non sapevo cosa sperare che accadesse: perché siamo venuti a giocare questa partita come se fossimo i più belli del reame, perdendo palloni su palloni leziosi o tirando in maniera insensata; loro, invece, hanno lottato su ogni singolo pallone come se ne dipendesse la loro vita. E quasi ci segnavano, in un paio di occasioni.

Alla fine, però, la realtà è che le favole rimangono favole, e a tornare a casa sconfitto è il Pordenone, dopo aver combattuto colpo su colpo fino ai rigori ad oltranza.

Perché poi lì vinciamo perché è quasi naturale che i nostri 11 sappiano gestire e calciare meglio i rigori rispetto ai loro.

Ma loro non hanno mollato fino alla fine, lottando pallone su pallone, per provare a rendere vera questa storia.

Dopo partite del genere, tutto ciò che si possa dire riguardo ai nostri ragazzi è che hanno avuto l’occasione di osservare cosa serve per arrivare più in alto di dove il tuo limite sia realisticamente posto.

Siamo riusciti a passare il turno ed è certamente ciò che conta: la cosa incredibile è che una partita del genere sia stata decisa da Nagatomo.

La partita più assurda a cui abbia mai assistito è stata decisa da Nagatomo.
Io vorrei dare un senso a certi articoli, lo dico davvero, ma se accadono cose del genere è un po' come tentare di spegnere un incendio gettandoci della benzina addosso, non mi si facilita il lavoro.

Per cui niente, se siete tutti d’accordo facciamo finta che questa cosa non sia mai avvenuta e non se ne parlerà mai più.

Vorreste una conclusione, immagino.
Beh, anche io non avrei voluto vedere Brozovic e Cancelo giocare al gioco dello scavetto da fuori area.

La vita è ingiusta, fatevene una ragione.

Notizie flash

Ultimi articoli

04/06/2023
Torino - Inter, dieci coccodrilli post-partita

🐊 - Buongiorno a tutti, mancano sei giorni alla finale di Champions 🐊 - EEEEEEE PER LA GENTE CHE AAAAAAAMA SOLTANTO TE PER TUTTI QUEI CHILOMETRI CHE HO FATTO PER TE INTERNAZIONALE DEVI VINCEEERE 🐊 - Abbiamo vinto l’ultima nel 2010 0 a 1 in trasferta con gol segnato da uno con due numeri uguali […]

03/06/2023
Torino - Inter nel tempo di un ultimo caffè di Serie A

0' - Partita arbitrata da Fabbri per abituarci a Marciniak PRIMO TEMPO: 2' - Una delle ultime parate laser di Samir con la nostra maglia 😢 3’ - Ogni volta che sento Buongiorno rispondo in automatico “Buongiorno a lei”Che dite, é grave? 5' - Pallonetto non troppo utile di Lauti ✅ 7’ - ma era […]

03/06/2023
Torino - Inter, il prepartita inutile

Ma c'era davvero bisogno di giocare questa partita? Probabilmente ce lo siamo chiesto tutti almeno una volta negli ultimi giorni. Si poteva addirittura chiudere il campionato con una giornata d'anticipo visto che le posizioni sono tutte ormai chiare. Manca solo l'ultima retrocessa ma considerando che il Verona verso la fine dell'anno scorso ha fatto scansing […]

28/05/2023
Inter – Atalanta, il Pagellone LuLacentrico

ONANA 9 –  Dopo aver fermato i tiri di Højlund e Koopmeiners (maledetto Gasp, faresti giocare Schrœdinger pur di mettere in difficoltà noi poveri redattori) Andrè credeva che il suo compito fosse finito, purtroppo non aveva fatto i conti con un Pasalic di sfondamento e soprattutto Muriel, che ha un conto aperto con noi dai […]

28/05/2023
Inter - Atalanta, dieci coccodrilli post-partita

🐊 - Buongiorno a tutti ma a Massimiliano tanto finirete sesti Allegri un po’ di più. 🐊 -Curva Nord: OOOOOH FINO AL VENTESIMO NON SI CANTA PRIMO ANELLOOOOO Il primo verde e tutto lo stadio: pic.twitter.com/M8ajcFMWwe — Lisq (@lisa__lisah) January 18, 2023 🐊 - Ieri a San Siro c’era un’atmosfera da ultimo giorno di scuola. Ora ci manca […]

27/05/2023
Inter - Atalanta nel tempo di un caffè qualificato

0' - Mi si sono confusi i giorni, un'ora fa stavamo giocando a Roma, mezz'ora fa facevamo le dirette dallo spogliatoio con la Coppa, ora giochiamo di nuovo. Ma siamo noi? Cioè l'Inter? PRIMO TEMPO 1' - ROOOOMMMEEEELLLUUUUUU ma così presto è legale? 2' - BAREEEEEEEEEEEE no dai non mi date illusioni, stiamo giocando troppo […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram