Amici e amiche di Ranocchiate, non disperiamo solo perché abbiamo pareggiato una partita contro la juve. Non disperiamo solo perché siamo rimasti con l’amaro in bocca per un rigore contro a fine partita. Non disperiamo solo perché sembra sia finita la crisi matrimoniale della coppia più amata di Parigi. In fin dei conti, abbiamo tante cose per cui disperarci e abbiamo una stagione intera per farlo… dicembre è alle porte.
Oggi, di fronte a noi, c’è una partita che serve per dimenticare quello che è successo, dato che si tratta solo del classico brutto sogno della domenica sera. Perché in fondo questo è stato, niente più, vero? Di cosa mai dovremmo avere paura? Di Cutrone che ci segna contro? (Mica me lo sono dimenticato il gol nel derby di Coppa Italia). Di Pinamonti con il classico gol dell’ex visto che ancora non ci ha mai purgati? Pina vediamo di non fare cazzate, grazie.
Cucciolo, non fare scherzi.
Da quando siamo allenati da Inzaghi ho paura di una cosa sola: i cambi. Non so voi ma io devo ancora capirli e, Mister, ci sono poche regole da seguire, anche semplici. Io non sarei in grado di spiegarle senza parolacce ma sono sicuro che dei piccoli incipit possono fare solo comodo:
DON’T TOUCH PERISIC;
#MITT A DD33 che ti prego aiutami nei problemi della vita come quando ci salvi sulla linea di porta;
DON’T TOUCH BARE pure se gioca con una gamba sola, che se non c’è lui mi sento più disperato di quando apro la scatola dei biscotti e ci trovo dentro ago e filo.
Poi c’è sempre da ricordare una cosa: noi siamo impazienti, vogliamo tutto e subito. Ricordo ancora i fischi a Brozo e lui che applaude gli spalti per ringraziare di quei fischi. Balotelli che getta a terra la maglia. Oggi la merda se la sta prendendo Dumfries: solo di recente abbiamo visto cavalcare quella fascia da colossi come Hakimi, Zanetti, Maicon, Il Divino, Montoya, Pereira e Cédric Soares e Tino <3. C’è chi addirittura ha messo in croce il Capitano Ranocchia: gli scivoloni succedono a tutti e possono durare anche a lungo, ma fin quando indossano la nostra maglia è giusto che siamo noi i primi a tendergli una mano, senza farlo sentire peggiore di come magari, non ci si senta lui da solo.
La mia faccia al momento dei cambi.
Ma tornando ad oggi, abbiamo giocato contro l’Empoli una trentina di volte sempre in Serie A e mai in B (rido, N.d.A.). Abbiamo una così alta percentuale di vittorie a favore, che sarebbe quasi certo andare a Empoli e vincere, anche con i panchinari, tra cui Radu, che non vede l’ombra dei pali più o meno dall’ultima volta che ho visto Thohir capirci qualcosa.
Non so te, ma io Thor lo ricordavo diverso.
Ora, pazzi come siamo, di certezze come una vittoria semplice, non ne abbiamo mai avute. Non riesco proprio ad immaginare l'Inter che si presenta lì e fa tutto per bene, quasi facile come mangiare la nutella. Io non credo proprio. Mangiare la nutella però, mi ricordo sin da piccolo, era proprio semplice, anche se mamma la nascondeva. Era un suo talento nascondere le cose. Ricordo che me la faceva mangiare la domenica se facevo il bravo. Di sicuro il bravo non l'ho mai fatto, e non l'ho fatto neanche quel sabato del 1998.
Si giocava proprio ad Empoli e mancavano una ventina di minuti: entra El Chino Recoba. Parliamo dell'uomo dal sinistro magico, dall’estro fantasioso, un calciatore sregolato, indisciplinato come nessuno. Con la voglia di allenarsi che equivale alla mia di cucinarmi la sera quando torno stanco da lavoro. Quando si dice il Genio. Stoppa il pallone, alza lo sguardo e la mette lì dove la mamma nasconde la nutella. Il gol è stato scritto negli annali, riportato sugli almanacchi e impresso nella mente di chi quel gol non lo dimenticherà mai.
Bravo, buono e bello come la nutella.
Esattamente lo stesso giorno in cui segnò Recoba, io trovai la nutella che mamma nascondeva in quell’angolo della cucina, era distratta a causa della lavatrice che perdeva acqua. Ecco lui è stato proprio come la nutella, bello da vedere e sicuramente inimitabile, infatti nessuno sa come si fa la nutella così come nessuno ricorda gli allenamenti di Recoba. Come se non bastasse ti regalava giocate come questa e poi spariva nel nulla, metti caso ci si abituava. Rischiavi di farti male, un po' come la nutella no? Non abusarne troppo del suo talento, altrimenti non è che faccia così bene.
Ah, quasi dimenticavo. Chino, se non hai niente da fare oggi, ti va di venire a giocare?
Amici e amiche di Ranocchiate, non disperiamo solo perché abbiamo pareggiato una partita contro la juve. Non disperiamo solo perché siamo rimasti con l’amaro in bocca per un rigore contro a fine partita. Non disperiamo solo perché sembra sia finita la crisi matrimoniale della coppia più amata di Parigi. In fin dei conti, abbiamo tante cose per cui disperarci e abbiamo una stagione intera per farlo… dicembre è alle porte.
Oggi, di fronte a noi, c’è una partita che serve per dimenticare quello che è successo, dato che si tratta solo del classico brutto sogno della domenica sera. Perché in fondo questo è stato, niente più, vero? Di cosa mai dovremmo avere paura? Di Cutrone che ci segna contro? (Mica me lo sono dimenticato il gol nel derby di Coppa Italia). Di Pinamonti con il classico gol dell’ex visto che ancora non ci ha mai purgati? Pina vediamo di non fare cazzate, grazie.
Cucciolo, non fare scherzi.
Da quando siamo allenati da Inzaghi ho paura di una cosa sola: i cambi. Non so voi ma io devo ancora capirli e, Mister, ci sono poche regole da seguire, anche semplici. Io non sarei in grado di spiegarle senza parolacce ma sono sicuro che dei piccoli incipit possono fare solo comodo:
DON’T TOUCH PERISIC;
#MITT A DD33 che ti prego aiutami nei problemi della vita come quando ci salvi sulla linea di porta;
DON’T TOUCH BARE pure se gioca con una gamba sola, che se non c’è lui mi sento più disperato di quando apro la scatola dei biscotti e ci trovo dentro ago e filo.
Poi c’è sempre da ricordare una cosa: noi siamo impazienti, vogliamo tutto e subito. Ricordo ancora i fischi a Brozo e lui che applaude gli spalti per ringraziare di quei fischi. Balotelli che getta a terra la maglia. Oggi la merda se la sta prendendo Dumfries: solo di recente abbiamo visto cavalcare quella fascia da colossi come Hakimi, Zanetti, Maicon, Il Divino, Montoya, Pereira e Cédric Soares e Tino <3. C’è chi addirittura ha messo in croce il Capitano Ranocchia: gli scivoloni succedono a tutti e possono durare anche a lungo, ma fin quando indossano la nostra maglia è giusto che siamo noi i primi a tendergli una mano, senza farlo sentire peggiore di come magari, non ci si senta lui da solo.
La mia faccia al momento dei cambi.
Ma tornando ad oggi, abbiamo giocato contro l’Empoli una trentina di volte sempre in Serie A e mai in B (rido, N.d.A.). Abbiamo una così alta percentuale di vittorie a favore, che sarebbe quasi certo andare a Empoli e vincere, anche con i panchinari, tra cui Radu, che non vede l’ombra dei pali più o meno dall’ultima volta che ho visto Thohir capirci qualcosa.
Non so te, ma io Thor lo ricordavo diverso.
Ora, pazzi come siamo, di certezze come una vittoria semplice, non ne abbiamo mai avute. Non riesco proprio ad immaginare l'Inter che si presenta lì e fa tutto per bene, quasi facile come mangiare la nutella. Io non credo proprio. Mangiare la nutella però, mi ricordo sin da piccolo, era proprio semplice, anche se mamma la nascondeva. Era un suo talento nascondere le cose. Ricordo che me la faceva mangiare la domenica se facevo il bravo. Di sicuro il bravo non l'ho mai fatto, e non l'ho fatto neanche quel sabato del 1998.
Si giocava proprio ad Empoli e mancavano una ventina di minuti: entra El Chino Recoba. Parliamo dell'uomo dal sinistro magico, dall’estro fantasioso, un calciatore sregolato, indisciplinato come nessuno. Con la voglia di allenarsi che equivale alla mia di cucinarmi la sera quando torno stanco da lavoro. Quando si dice il Genio. Stoppa il pallone, alza lo sguardo e la mette lì dove la mamma nasconde la nutella. Il gol è stato scritto negli annali, riportato sugli almanacchi e impresso nella mente di chi quel gol non lo dimenticherà mai.
Bravo, buono e bello come la nutella.
Esattamente lo stesso giorno in cui segnò Recoba, io trovai la nutella che mamma nascondeva in quell’angolo della cucina, era distratta a causa della lavatrice che perdeva acqua. Ecco lui è stato proprio come la nutella, bello da vedere e sicuramente inimitabile, infatti nessuno sa come si fa la nutella così come nessuno ricorda gli allenamenti di Recoba. Come se non bastasse ti regalava giocate come questa e poi spariva nel nulla, metti caso ci si abituava. Rischiavi di farti male, un po' come la nutella no? Non abusarne troppo del suo talento, altrimenti non è che faccia così bene.
Ah, quasi dimenticavo. Chino, se non hai niente da fare oggi, ti va di venire a giocare?
0’ - La partita non é ancora iniziata ed ho 106 bpm.“Ahahaha lo dice per ridere figurati se é vero”Lo é. PRIMO TEMPO: 1' - Non ho più controllato i battiti dopo le intro pre-partita perché ora come ora preferisco non sapere 3' - Più tacchetti, Dima! 9' - Fifi non dormire però! 12' - […]
😵💫 Ma voi, esattamente, tra oggi, ieri e l'altro ieri, a che avete pensato? Io che devo imbiancare le pareti della camera. 😵💫 Comunque diciamocelo, alla compostezza di Farris in panchina contro il Verona non eravamo abituati. Molto meglio il mister indemoniato direttamente dentro alla panchina avversaria. 😵💫 Dicono che l'arbitro di stasera sia tifoso […]
GIUSEPPI 6 –“E così oggi giochi titolare!”“Sì, ma niente di serio” BISTECCONE 6.5 – Nella partita del turnover massiccio, è probanilmente l’unico che giocherà pure martedì. Del resto ha dalla sua parte l’esuberanza fisica, la giovinezza, e pure il fatto che, diciamoci la verità, non c’erano tante alternative.Al momento del cambio, vorrebbe portarsi a casa […]
0' - 11 cambi rispetto a BarcelonaNon potendo cambiare Bissteck Mone ha cambiato pure sé stessoChe abnegazione assoluta <3 PRIMO TEMPO: 2' - Farris insolitamente tranquillo 4' - Siamo riusciti a non prendere gol alla loro prima azione.Già un passo avanti rispetto alle ultime due di campionato 6' - Possibile calcio di rigore per noiE […]
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YANN 6,5 - Partito carico, concentrato, determinato e ben pettinatoPoi, come tutti noi abbiamo avuto modo di scoprire, più che ad una squadra quei pazzi somigliavano ad una calamità naturaleE se noi soffrivamo dalla sedia/divano/poltrona, lui era quello che doveva impedire fattualmente che ce ne segnassero quaranta.Quindi il primo che prova a parlare di colpe […]