Cari amici di Ranocchiate, forse ce l’abbiamo fatta.
FORSE, e dico forse, stiamo per metterci tutta la vicenda Icardi alle spalle.
Mi piacerebbe dire che con la sua convocazione e la titolarità di stasera è ormai tutto finito, ma c’ha pensato la Curva a regalarci un po’ di pathos imprevisto in chiusura.
Credo che a questo mondo, quando si creano questo tipo di situazioni, ci siano due tipi di persone: chi vuol fare chiarezza e cercare una soluzione che accontenti tutti e chi preferisce far macello per via della profondità delle ferite subite (il famoso caso del sordo che non ha voglia di sentire).
“Demenza Icardile”. Ecco come definirei il marasma informativo/emotivo che ha colpito ogni interista e non, attento a seguire ogni piccolo sviluppo di questa complicata vicenda.
Dalla fascia al ginocchio, da Wanda alla famiglia Icardi da Barbara d’Urso.
“Grandi, abbiamo vinto!”
“Si, ma Icardi kkeffà?!”
Basta. È durata 50 giorni di troppo ‘sta storia.
Spero solo che il reintegro in squadra serva a distendere un po’ gli animi almeno per quella parte di tifosi come il sottoscritto, che desiderano solo portare a casa l’obiettivo minimo di questa stagione, ovvero la qualificazione alla prossima Champion’s.
(Comunque, personalmente ecco, arrivassimo in Europa League avrei un’ottima scusa per scoprire/visitare città talmente scrause da non comparire nemmeno nei mappamondi, ma sto cercando di fare il serio ogni tanto (per ora è una battaglia persa, ndr).
Passata la quindi ormai dovuta quanto obbligata parentesi Mauro, passiamo adesso alla partita: il pareggio del Milan (Lasagna indigesta anche per voi, cugini?) ci permette di guardare con ottimismo alla partita di oggi; anche dovessimo fare una figura di cacca, il terzo posto è ancora salvo.
Poi vabbè, il clima non è comunque dei più tranqulli: credo che il nostro stato mentale si possa esprimere a dovere con il racconto del sogno di un nostro admin, a cui Morfeo ha portato in notturno dono un Kouamè che lo inseguiva con un coltello per ucciderlo.
Un momento di pausa. Mi sono ricordato di Domenico Morfeo e sono scoppiato a piangere.
Ok, ci sono.
Perché tutta quest’ansia? Beh:
1- siamo interisti, abbiamo l’ansia anche quando dormiamo
2- giochiamo contro una squadra che ci ha battuto 5 volte su 5 negli ultimi scontri
3- è la stessa squadra che ha battuto 2-0 i rubentini
4- L’ultima volta che li abbiamo battuti il gol decisivo è stato siglato da Yuto (ci manchi Naga ❤)
5- Nel Genoa ci gioca quell’ex stracciagnocca di un Goran Pandev
Bene, adesso direi che siamo pronti alla partita di oggi.
CHE RANOCCHIA SIA CON NOI.