16/05/2022

Cagliari – Inter, il Pagellone resiliente

HANDANOVIC 6.5 – Ad ogni partita ci chiediamo se Samir sarà Benji Price o Alan Crocker. La questione è irresolvibile, perchè abbiamo capito che Samir è un misto tra i due, e ad ogni azione può prevalere una delle due componenti.
E’ sicuramente Benji quando a mano aperta devia nel primo tempo la botta da fuori di Lykogiannis (che in italiano può essere tradotto con: Lupo Gianni, giuro che non scherzo), mentre poi nel secondo tempo sul tiro dello stesso Lupo si tuffa con il ritardo tipico di Alan.
Pare che dopo il gol Samir si lamenti con Doveri:
“Signor arbitro, non vale, Lupogianni aveva già tirato nel primo tempo, ma chi si crede di essere, Georgatos?”. Purtroppo Doveri non ha voluto sentire ragioni.

SKRINIAR 7 – Contento che si sia finalmente ricomposta la triplice alleanza difensiva con Genitore 2 e Bastoncino, Skri da un lato annulla i vari Pavoletti, Joao Pedro e quell’ex MITT di Keita che gli sbattono addosso, dall’altro si getta in avanti con garibaldino furore e segnerebbe anche l’1 a 0, ma glielo annullano perchè pare che dopo aver travolto il palo, il pallone gli sia carambolato sul braccio prima di finire in rete.
Il palo della Sardegna Arena comunque ha avuto 10 giorni di prognosi e chiesto di essere spostato di una decina di centimetri più a destra al suo ritorno.
La nostra resilienza fino alle 20 del 22 maggio passa da eroi come Skri!

DE VRIJ 7 – Mentre fuori infuria la tempesta e ad un certo punto sembrano piovere rossoblu da tutti i lati (tra ex, MITT e arrivi mancati ad un certo punto giocavano contemporaneamente Dalbertone, Keita e Nandez, mancavano solo Matteoli e Moriero), Genitore 2 mantiene la calma e con le mani dietro la schiena da umarell seraficamente anticipa gli attaccanti avversari e dirige il traffico fuori dall’area di Samir. Anche quando tentano di rompergli la testa, Stefan non si scompone: indossa il turbante con nonchalance e ritorna a difendere fort Handa.
Non sappiamo se la sua sia esperienza, resilienza, o scoglionamento da fine stagione, ma anche di lui avremo bisogno domenica prossima, quando nuovi ex saranno pronti a rovinarci la fine del campionato.

BASTONI 6.5 – Ritorna finalmente Sandrino, stufo di dover stare ad Appiano soleo soletto dopo l’infortunio (ok, è una battuta tremenda). Tiene a bada gli avversari ma si vede che ancora deve tornare in piena forma.
Ti aspetteremo, Basto, noi ti amiamo per la tua umanità e difendiamo il tuo coraggio di dire che avocado e tacchino è un abominio e che se questo è il prezzo di diventare Ironman Perry, noi scegliamo di restare Medioman, ma con la crostata di mamma!

DARMIAN 9, MVP e bacio accademico – Dopo 25 minuti il risultato non si sbloccava, allora Padre Darmy riunì i suoi discepoli e disse:
“E’ il momento di fare uno scherzo da prete.
Suonò il citofono del condominio rossoblu e quando lo sventurato rispose, lui chiese:
“C’è Pitelli? Ho un pacco per lei”.
“Grazie, lo lasci pure nell’androne, ora scendo”, e scese.
Padre Darmy prese l’ascensore ed ascese in cielo esclamando:
“Catapulta paradisiaca!”, perchè certe cose Padre Darmy non riesce a dirle nemmeno quando scherza.
Cragno vide il pallone entrare in rete e disse:
“Davvero costoro vogliono soffrire fino all’ultima giornata. Sia fatta la volontà di Zhang”.
Sia lode a te, Padre Darmy.

BARELLA 7+ – Mbare torna nello stadio dove è cresciuto, e lo subissano di fischi.
Lui soffre perchè è combattuto tra il voler continuare ad illudersi di vincere lo scudo e aiutare la squadra della sua terra natìa che sta sprofondando verso la serie B.
Per quello in certe fasi della partita sbraccia più di Brozo e litiga anche con la sua ombra.
Però al 7’ della ripresa trova il tempo dell’assist per il 2 a 0 di Lauti.
Nonostante questo conflitto interno che lo dilania.
Si rivolge a Padre Darmy su come comportarsi.
“Andiamo a fare due chiacchiere fuori, fratello”. Così usufruiscono del bonus psicologo lasciando il posto a Gaglia e Fifino.

BROZOVIC 6.5 – Battaglia come sempre contro il centrocampo sardo che in teoria non dovrebbe essere da serie B. Se la cava con tranquillità e sbraccia anche meno del solito. Sospettiamo che stia cominciando a pensare alle vacanze, che consistono probabilmente nella scalata del K2 senza respiratore nè ramponi. Sicuramente di corsa.
Tra un piano vacanze e l’altro, è autore del lancio verso DIO5 da cui nasce il gol del 3 a 1.
Ormai certe cose gli escono automatiche.

CALHANOGLU 7.5 – Nelle ultime partite pare rigenerato, lo vediamo battere punizioni, smistare palloni, rincorrere gli avversari come un giannizzero ottomano.
Credo che abbia ormai compreso che lo scudetto per i cuginastri si avvicina sempre di più e vorrebbe fare di tutto per evitarlo.
Pare che abbia anche chiesto se fosse possibile trasferirsi al Sassuolo per l’ultima partita per motivare i neroverdi. O nel caso in cui avessere bisogno di qualcuno con due cialde così se dovessero battere un rigore.
Un rigore contro il Milan? Ma cosa vado a pensare...

PERISIC 8.5 – Cosa dire di Perry se non RINNOV?
Ma andiamo davvero a pensare agli spiccioli, Stefanino? Dopo aver buttato nel tritatutto una ventina di sacchi per Dalberto Carlos?
Ah, è a causa di operazioni come quelle che ora dobbiamo risparmiare anche sui caffè alla Pinetina?
Ok, ma assicuriamoci almeno una buona fornitura di fesa di tacchino e avocado freschi.
Perry ama i tacchini non solo a Natale.
“E pensa se te stavamo sul c*zzo”, pare gli abbiano risposto i pennuti.

DZEKO 6
Conversazione di inizio stagione tra Farris e Mister Simo.
“Ma che dici Simò, Edin non sarebbe un perfetto regista offensivo?”
“Maaa io penso cheee, sì in effetti il ragasso ha l’esperienza e la classe per farlo”
“E pure l’intelligenza tattica!”
“Ma certamente!”

Conversazione tra Farris e Mister Simo di un paio di mesi fa:
“Ah Simò, Edin mi pare un poco affaticato”
“Maaaa, io penso cheeee, effettivamente il ragasso è un po’ macchinoso, riceve palla ma non si gira più come prima”
“Il ragasso? Ah Simò, pare mi nonno!”
“Ma no dai, diamogli qualche altra chance”

Conversazione tra Farris e Mister Simo prima di Cagliari Inter:
“Farris, domani gioca Edin titolare”
“Dottor Volpi, mi raccomando, daje co lo Svitol su Dzeko, sinnò nun lo giramo manco co la gru!”

LAUTARO 10 – 21 gol in Serie A, 13 nelle ultime 13 partite. 2 gol e un palo ieri, nonostante Cragno in versione Ed Warner. Segna di fino e di potenza, segnerebbe anche bendato in questo periodo.
C’è solo una cosa, Lauti, che ti chiediamo: non avvicinarti al dischetto del rigore quando ce ne fischiano uno a favore. Altrimenti dico a Farris di bruciarti tutto l’asado.

GAGLIARDINI DIO5 – Entra al posto di Mbare assalito dai sensi di colpa ed illumina la partita come un fulmine che cade sulla foresta di notte (scusate, mi è preso un momento di Boskovite improvvisa). L’assist per il 3 a 1 tocca vette di sublimità che in Sardegna non vedevano dai tempi della dominazione fenicia.
Chi l’ha detto che non abbiamo cambi a centrocampo? Chi? Portatemelo subito qui che voglio lasciarlo un mese con Padre Pioli!
Ah, ero stato io?

FIFINO DUMFRIES 7 – Prendere il posto di Padre Darmy non è mai facile, poi dopo la partita di ieri era quasi impossibile. Però Fifino si applica con la solita dedizione, ara anche la fascia dell’Unipol Arena riuscendo a far fiorire i tulipani pure a Cagliari.
Prende il terzo palo della serata con un tiro che avrebbe meritato maggior fortuna.
Non ti fare venire strane idee, Fifino.
Resta con noi!

D’AMBROSIO 6.5 – Tiene a bada gli avversari nel momento di maggior pressione. E’ il nostro porto sicuro, anche quando i rossoblu paiono tanti Jack Sparrow pronti ad assaltare la nave nerazzurra. Dambro strozza la scotta, cazza la randa (no Maurito, I didn’t say Wanda!), alza le vele e spedisce il Cagliari verso il maelstrom della serie B.

CORREA 6 – Voci di mercato lo danno in partenza verso Madrid, per un ipotetico scambio con De Paul. Se proprio dobbiamo sognare, facciamolo in grande e proponiamo con l’Atletico uno scambio Correa – Correa, così Zhang risparmia pure sui documenti e le magliette.
Ma no, Lontrina nostra, non ti cambierei per niente al mondo, ok solo per Joao Felix, così possiamo passare dalla lontra al gatto.

SANCHEZ 6 – Bella la vita, amigo, joga al futbol, gira el mundo, entra en el Inter, compra Lamborghini, sigla un gol historico cuentra Giuve, campa de rendita para siempre!

MISTER SIMO 7 – Unico errore di ieri, Simo: c’era De Vrij col turbante, i cagliaritani che ci attacavano da ogni dove, perchè non fare entrare il Sommo Capitano? Perchè Sanchez al posto di Lautaro?
In ogni caso ti perdoniamo, sei riuscito a portarla a casa pure ieri, nonostante la stanchezza della finale di Coppa Italia, nonostante le notizie funeste che arrivavano da San Siro.
La nostra resilienza è soprattutto merito tuo, del resto quando uno ha avuto a che fare con Lotito, vuoi che soffra per uno scudetto perso all’ultima giornata?









Cagliari – Inter, il Pagellone resiliente

HANDANOVIC 6.5 – Ad ogni partita ci chiediamo se Samir sarà Benji Price o Alan Crocker. La questione è irresolvibile, perchè abbiamo capito che Samir è un misto tra i due, e ad ogni azione può prevalere una delle due componenti.
E’ sicuramente Benji quando a mano aperta devia nel primo tempo la botta da fuori di Lykogiannis (che in italiano può essere tradotto con: Lupo Gianni, giuro che non scherzo), mentre poi nel secondo tempo sul tiro dello stesso Lupo si tuffa con il ritardo tipico di Alan.
Pare che dopo il gol Samir si lamenti con Doveri:
“Signor arbitro, non vale, Lupogianni aveva già tirato nel primo tempo, ma chi si crede di essere, Georgatos?”. Purtroppo Doveri non ha voluto sentire ragioni.

SKRINIAR 7 – Contento che si sia finalmente ricomposta la triplice alleanza difensiva con Genitore 2 e Bastoncino, Skri da un lato annulla i vari Pavoletti, Joao Pedro e quell’ex MITT di Keita che gli sbattono addosso, dall’altro si getta in avanti con garibaldino furore e segnerebbe anche l’1 a 0, ma glielo annullano perchè pare che dopo aver travolto il palo, il pallone gli sia carambolato sul braccio prima di finire in rete.
Il palo della Sardegna Arena comunque ha avuto 10 giorni di prognosi e chiesto di essere spostato di una decina di centimetri più a destra al suo ritorno.
La nostra resilienza fino alle 20 del 22 maggio passa da eroi come Skri!

DE VRIJ 7 – Mentre fuori infuria la tempesta e ad un certo punto sembrano piovere rossoblu da tutti i lati (tra ex, MITT e arrivi mancati ad un certo punto giocavano contemporaneamente Dalbertone, Keita e Nandez, mancavano solo Matteoli e Moriero), Genitore 2 mantiene la calma e con le mani dietro la schiena da umarell seraficamente anticipa gli attaccanti avversari e dirige il traffico fuori dall’area di Samir. Anche quando tentano di rompergli la testa, Stefan non si scompone: indossa il turbante con nonchalance e ritorna a difendere fort Handa.
Non sappiamo se la sua sia esperienza, resilienza, o scoglionamento da fine stagione, ma anche di lui avremo bisogno domenica prossima, quando nuovi ex saranno pronti a rovinarci la fine del campionato.

BASTONI 6.5 – Ritorna finalmente Sandrino, stufo di dover stare ad Appiano soleo soletto dopo l’infortunio (ok, è una battuta tremenda). Tiene a bada gli avversari ma si vede che ancora deve tornare in piena forma.
Ti aspetteremo, Basto, noi ti amiamo per la tua umanità e difendiamo il tuo coraggio di dire che avocado e tacchino è un abominio e che se questo è il prezzo di diventare Ironman Perry, noi scegliamo di restare Medioman, ma con la crostata di mamma!

DARMIAN 9, MVP e bacio accademico – Dopo 25 minuti il risultato non si sbloccava, allora Padre Darmy riunì i suoi discepoli e disse:
“E’ il momento di fare uno scherzo da prete.
Suonò il citofono del condominio rossoblu e quando lo sventurato rispose, lui chiese:
“C’è Pitelli? Ho un pacco per lei”.
“Grazie, lo lasci pure nell’androne, ora scendo”, e scese.
Padre Darmy prese l’ascensore ed ascese in cielo esclamando:
“Catapulta paradisiaca!”, perchè certe cose Padre Darmy non riesce a dirle nemmeno quando scherza.
Cragno vide il pallone entrare in rete e disse:
“Davvero costoro vogliono soffrire fino all’ultima giornata. Sia fatta la volontà di Zhang”.
Sia lode a te, Padre Darmy.

BARELLA 7+ – Mbare torna nello stadio dove è cresciuto, e lo subissano di fischi.
Lui soffre perchè è combattuto tra il voler continuare ad illudersi di vincere lo scudo e aiutare la squadra della sua terra natìa che sta sprofondando verso la serie B.
Per quello in certe fasi della partita sbraccia più di Brozo e litiga anche con la sua ombra.
Però al 7’ della ripresa trova il tempo dell’assist per il 2 a 0 di Lauti.
Nonostante questo conflitto interno che lo dilania.
Si rivolge a Padre Darmy su come comportarsi.
“Andiamo a fare due chiacchiere fuori, fratello”. Così usufruiscono del bonus psicologo lasciando il posto a Gaglia e Fifino.

BROZOVIC 6.5 – Battaglia come sempre contro il centrocampo sardo che in teoria non dovrebbe essere da serie B. Se la cava con tranquillità e sbraccia anche meno del solito. Sospettiamo che stia cominciando a pensare alle vacanze, che consistono probabilmente nella scalata del K2 senza respiratore nè ramponi. Sicuramente di corsa.
Tra un piano vacanze e l’altro, è autore del lancio verso DIO5 da cui nasce il gol del 3 a 1.
Ormai certe cose gli escono automatiche.

CALHANOGLU 7.5 – Nelle ultime partite pare rigenerato, lo vediamo battere punizioni, smistare palloni, rincorrere gli avversari come un giannizzero ottomano.
Credo che abbia ormai compreso che lo scudetto per i cuginastri si avvicina sempre di più e vorrebbe fare di tutto per evitarlo.
Pare che abbia anche chiesto se fosse possibile trasferirsi al Sassuolo per l’ultima partita per motivare i neroverdi. O nel caso in cui avessere bisogno di qualcuno con due cialde così se dovessero battere un rigore.
Un rigore contro il Milan? Ma cosa vado a pensare...

PERISIC 8.5 – Cosa dire di Perry se non RINNOV?
Ma andiamo davvero a pensare agli spiccioli, Stefanino? Dopo aver buttato nel tritatutto una ventina di sacchi per Dalberto Carlos?
Ah, è a causa di operazioni come quelle che ora dobbiamo risparmiare anche sui caffè alla Pinetina?
Ok, ma assicuriamoci almeno una buona fornitura di fesa di tacchino e avocado freschi.
Perry ama i tacchini non solo a Natale.
“E pensa se te stavamo sul c*zzo”, pare gli abbiano risposto i pennuti.

DZEKO 6
Conversazione di inizio stagione tra Farris e Mister Simo.
“Ma che dici Simò, Edin non sarebbe un perfetto regista offensivo?”
“Maaa io penso cheee, sì in effetti il ragasso ha l’esperienza e la classe per farlo”
“E pure l’intelligenza tattica!”
“Ma certamente!”

Conversazione tra Farris e Mister Simo di un paio di mesi fa:
“Ah Simò, Edin mi pare un poco affaticato”
“Maaaa, io penso cheeee, effettivamente il ragasso è un po’ macchinoso, riceve palla ma non si gira più come prima”
“Il ragasso? Ah Simò, pare mi nonno!”
“Ma no dai, diamogli qualche altra chance”

Conversazione tra Farris e Mister Simo prima di Cagliari Inter:
“Farris, domani gioca Edin titolare”
“Dottor Volpi, mi raccomando, daje co lo Svitol su Dzeko, sinnò nun lo giramo manco co la gru!”

LAUTARO 10 – 21 gol in Serie A, 13 nelle ultime 13 partite. 2 gol e un palo ieri, nonostante Cragno in versione Ed Warner. Segna di fino e di potenza, segnerebbe anche bendato in questo periodo.
C’è solo una cosa, Lauti, che ti chiediamo: non avvicinarti al dischetto del rigore quando ce ne fischiano uno a favore. Altrimenti dico a Farris di bruciarti tutto l’asado.

GAGLIARDINI DIO5 – Entra al posto di Mbare assalito dai sensi di colpa ed illumina la partita come un fulmine che cade sulla foresta di notte (scusate, mi è preso un momento di Boskovite improvvisa). L’assist per il 3 a 1 tocca vette di sublimità che in Sardegna non vedevano dai tempi della dominazione fenicia.
Chi l’ha detto che non abbiamo cambi a centrocampo? Chi? Portatemelo subito qui che voglio lasciarlo un mese con Padre Pioli!
Ah, ero stato io?

FIFINO DUMFRIES 7 – Prendere il posto di Padre Darmy non è mai facile, poi dopo la partita di ieri era quasi impossibile. Però Fifino si applica con la solita dedizione, ara anche la fascia dell’Unipol Arena riuscendo a far fiorire i tulipani pure a Cagliari.
Prende il terzo palo della serata con un tiro che avrebbe meritato maggior fortuna.
Non ti fare venire strane idee, Fifino.
Resta con noi!

D’AMBROSIO 6.5 – Tiene a bada gli avversari nel momento di maggior pressione. E’ il nostro porto sicuro, anche quando i rossoblu paiono tanti Jack Sparrow pronti ad assaltare la nave nerazzurra. Dambro strozza la scotta, cazza la randa (no Maurito, I didn’t say Wanda!), alza le vele e spedisce il Cagliari verso il maelstrom della serie B.

CORREA 6 – Voci di mercato lo danno in partenza verso Madrid, per un ipotetico scambio con De Paul. Se proprio dobbiamo sognare, facciamolo in grande e proponiamo con l’Atletico uno scambio Correa – Correa, così Zhang risparmia pure sui documenti e le magliette.
Ma no, Lontrina nostra, non ti cambierei per niente al mondo, ok solo per Joao Felix, così possiamo passare dalla lontra al gatto.

SANCHEZ 6 – Bella la vita, amigo, joga al futbol, gira el mundo, entra en el Inter, compra Lamborghini, sigla un gol historico cuentra Giuve, campa de rendita para siempre!

MISTER SIMO 7 – Unico errore di ieri, Simo: c’era De Vrij col turbante, i cagliaritani che ci attacavano da ogni dove, perchè non fare entrare il Sommo Capitano? Perchè Sanchez al posto di Lautaro?
In ogni caso ti perdoniamo, sei riuscito a portarla a casa pure ieri, nonostante la stanchezza della finale di Coppa Italia, nonostante le notizie funeste che arrivavano da San Siro.
La nostra resilienza è soprattutto merito tuo, del resto quando uno ha avuto a che fare con Lotito, vuoi che soffra per uno scudetto perso all’ultima giornata?









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