Partita catenacciara dell’Inter, che prova a salvare la faccia cercando di portare a casa almeno un punto.
Gran protagonista come sempre Handanovic, autore di miracoli a ripetizione contro la sua ex squadra. (Alzi la mano chi si ricordava di Handanovic alla Lazio)
A sorpresa l’Inter passa in vantaggio, grazie al classico gol dell’ex di Candreva.
Sembra tutto fatto, quando al novantacinquesimo minuto un giocatore sconosciuto della Lazio, una vera e propria meteora, talmente ai margini del progetto per cui ancora non ne conosciamo neanche il nome, beffa la difesa dell’Inter con un eurogol e le nega la gioia della vittoria.
È il primo gol in Serie A della sua carriera, ovviamente.
2) EDER AFFAMATO
Dopo il forfait di Mauro Icardi, c’è un solo uomo che si può mettere sulle spalle il peso dell’attacco nerazzurro. Il suo nome è Eder Citadin Martins.
Nell'ultima uscita è apparso in forma, ma è semplice quando si gioca in una squadra di sfigati. Si spera comunque che saprà ripetersi.
Ma non si potrebbe dare una chance a Gabigol o a Pinamonti? Chiede qualcuno prima della partita. “State zitti o vi metto Palacio” la risposta seccata di Vecchi.
Ok, ok… va benissimo Eder.
La partita dell'italo-brasiliano è di quelle da incorniciare:
-Grazie a un avvio brillante, porta subito in vantaggio la sua squadra.
-Al ventesimo trova il raddoppio, con un tiro a giro da fuori area.
-Al quarantacinquesimo, un suo gol su punizione da trenta metri gli permette di portarsi sul 3-0
-Nella ripresa è ancora Eder Show: Se ne va in slalom tra i difensori biancocelesti, scarta il portiere con una finta e deposita in rete a porta vuota.
-Per concludere lo spettacolo trova la quinta marcatura, grazie a un’azione personale sulla fascia destra: si autolancia con un cross dalla fascia destra, si fa trovare pronto in area e conclude in rete con una rovesciata.
5-0 e tutti a casa. L’Inter ha trovato il suo nuovo eroe.
"Il mio obiettivo è diventare capocannoniere e raggiungere il terzo posto"
Qualcuno gli dica che la prossima è l'ultima partita.
3) ATMOSFERA FRIZZANTINA
I nerazzurri si preparano a entrare in campo, ma già nel tunnel si capisce che non sarà una serata come le altre. Nel gruppo regna l'anarchia e volano fin da subito parole grosse: “Sto io davanti!” “No io!” “No io! Coglione”.
Segue un simpatico esercizio di riscaldamento nel prepartita: Prendersi a pallonate a vicenda. Fortunatamente, la metà dei compagni squadraha due ferri da stiro al posto dei piedi, e non viene colpito nessuno.
L’atmosfera è bollente. Nel momento della fotografia di rito prima della gara, Ansaldi sputa in un occhio a D’Ambrosio, reo di averlo coperto nella fotografia col ciuffo. Danilo replica seccato all'argentino, reo di non aver rispettato la regola dei terzi.
Al fischio d’inizio è il caos, non si riesce a decidere chi andrà alla battuta sul cerchio di centrocampo. Ne scaturisce subito un battibecco furibondo.
Candreva strappa il pallone dalle mani del suo compagno e si incammina fuori dallo stadio, tra lo sgomento di tutti i presenti.
Vecchi imbarazzato si giustifica dicendo “Sono ragazzi…è un bel gruppo eh, non sembra ma si vogliono bene…”
Partita sospesa e 3-0 a tavolino per la Lazio, mente in campo scoppia una rissa per decidere chi avrà i posti in fondo sul pullman del ritorno.
4) ALMENO PER LA STORIA
L’Inter non ha mai perso 9 partite di fila in campionato, fin dalla sua fondazione nel 1908.
Miracolosamente si risveglia un moto di orgoglio nei ragazzi, che evitando l'ennesima sconfitta contro la Lazio impediscono il raggiungimento di un inglorioso record.
Tanto i risultati del Milan, con l’Europa ormai irraggiungibile, li tranquillizzano anche dal rischio di dover fare i preliminari. Possono concedersi almeno un pareggino.
5) BASTA
Dallo spicchio dei tifosi interisti si leva un unico coro, si espone un solo striscione: BASTA!
Il terzino della Lazio si avvicina alla curva e ringrazia.
Partita catenacciara dell’Inter, che prova a salvare la faccia cercando di portare a casa almeno un punto.
Gran protagonista come sempre Handanovic, autore di miracoli a ripetizione contro la sua ex squadra. (Alzi la mano chi si ricordava di Handanovic alla Lazio)
A sorpresa l’Inter passa in vantaggio, grazie al classico gol dell’ex di Candreva.
Sembra tutto fatto, quando al novantacinquesimo minuto un giocatore sconosciuto della Lazio, una vera e propria meteora, talmente ai margini del progetto per cui ancora non ne conosciamo neanche il nome, beffa la difesa dell’Inter con un eurogol e le nega la gioia della vittoria.
È il primo gol in Serie A della sua carriera, ovviamente.
2) EDER AFFAMATO
Dopo il forfait di Mauro Icardi, c’è un solo uomo che si può mettere sulle spalle il peso dell’attacco nerazzurro. Il suo nome è Eder Citadin Martins.
Nell'ultima uscita è apparso in forma, ma è semplice quando si gioca in una squadra di sfigati. Si spera comunque che saprà ripetersi.
Ma non si potrebbe dare una chance a Gabigol o a Pinamonti? Chiede qualcuno prima della partita. “State zitti o vi metto Palacio” la risposta seccata di Vecchi.
Ok, ok… va benissimo Eder.
La partita dell'italo-brasiliano è di quelle da incorniciare:
-Grazie a un avvio brillante, porta subito in vantaggio la sua squadra.
-Al ventesimo trova il raddoppio, con un tiro a giro da fuori area.
-Al quarantacinquesimo, un suo gol su punizione da trenta metri gli permette di portarsi sul 3-0
-Nella ripresa è ancora Eder Show: Se ne va in slalom tra i difensori biancocelesti, scarta il portiere con una finta e deposita in rete a porta vuota.
-Per concludere lo spettacolo trova la quinta marcatura, grazie a un’azione personale sulla fascia destra: si autolancia con un cross dalla fascia destra, si fa trovare pronto in area e conclude in rete con una rovesciata.
5-0 e tutti a casa. L’Inter ha trovato il suo nuovo eroe.
"Il mio obiettivo è diventare capocannoniere e raggiungere il terzo posto"
Qualcuno gli dica che la prossima è l'ultima partita.
3) ATMOSFERA FRIZZANTINA
I nerazzurri si preparano a entrare in campo, ma già nel tunnel si capisce che non sarà una serata come le altre. Nel gruppo regna l'anarchia e volano fin da subito parole grosse: “Sto io davanti!” “No io!” “No io! Coglione”.
Segue un simpatico esercizio di riscaldamento nel prepartita: Prendersi a pallonate a vicenda. Fortunatamente, la metà dei compagni squadraha due ferri da stiro al posto dei piedi, e non viene colpito nessuno.
L’atmosfera è bollente. Nel momento della fotografia di rito prima della gara, Ansaldi sputa in un occhio a D’Ambrosio, reo di averlo coperto nella fotografia col ciuffo. Danilo replica seccato all'argentino, reo di non aver rispettato la regola dei terzi.
Al fischio d’inizio è il caos, non si riesce a decidere chi andrà alla battuta sul cerchio di centrocampo. Ne scaturisce subito un battibecco furibondo.
Candreva strappa il pallone dalle mani del suo compagno e si incammina fuori dallo stadio, tra lo sgomento di tutti i presenti.
Vecchi imbarazzato si giustifica dicendo “Sono ragazzi…è un bel gruppo eh, non sembra ma si vogliono bene…”
Partita sospesa e 3-0 a tavolino per la Lazio, mente in campo scoppia una rissa per decidere chi avrà i posti in fondo sul pullman del ritorno.
4) ALMENO PER LA STORIA
L’Inter non ha mai perso 9 partite di fila in campionato, fin dalla sua fondazione nel 1908.
Miracolosamente si risveglia un moto di orgoglio nei ragazzi, che evitando l'ennesima sconfitta contro la Lazio impediscono il raggiungimento di un inglorioso record.
Tanto i risultati del Milan, con l’Europa ormai irraggiungibile, li tranquillizzano anche dal rischio di dover fare i preliminari. Possono concedersi almeno un pareggino.
5) BASTA
Dallo spicchio dei tifosi interisti si leva un unico coro, si espone un solo striscione: BASTA!
Il terzino della Lazio si avvicina alla curva e ringrazia.
Ed eccoci. Alla fine ci siamo. Siamo arrivati alla resa dei conti. La partita che tutti sognano di giocare ma AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA La domanda è come ci siamo arrivati? Con che tipo di equilibrio mentale? Con quale emozione dominante? Lo scopriremo nelle prossime righe. Io intanto vi dico che ho scavato una buca in giardino per […]
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