Che per essere interisti ci volesse fegato l’avevo capito sin da bambino.
L’Inter, ai miei tempi e dalle mie parti, non era certo una scelta facile. Andare a scuola significava affrontare gli sfottò di decine di juventini e milanisti che in quel periodo affrontavano sicuramente anni più soddisfacenti.
Eppure, se penso agli interisti nati nel 2000 che hanno affrontato le elementari mentre l’Inter accumulava successi su successi, un po’ mi spiace.
Perché? Perché ho la sensazione che si siano persi (ma lo hanno poi imparato, di certo) l’iniziazione fondamentale dell’essere interista: l’abitudine a soffrire, sempre e comunque.
È con questa consapevolezza che lunedì sera, dopo aver messo a segno 3 gol in venti minuti, mi sono preoccupato.
Era tutto troppo facile.
C’era ancora troppo tempo da giocare.
Inter-Fiorentina, la partita
Al di là dell’incredibile inizio che ci ha visto protagonisti di una serie di sberle che non avrei mai pensato di vedere l’Inter dare a un avversario, dopo i tre gol è emersa quella classica inettitudine quasi sveviana propria dei giocatori dell’Inter.
Dopo il 3 a 0 la palla tra i piedi è diventata la classica patata bollente che scotta troppo e di cui è meglio liberarsi subito.
Perché il Genoa che batte la Juventus 3 a 0 dopo mezz’ora riesce a soffrire meno di quanto faccia l’Inter con la Fiorentina?
Perché questa squadra ha una fottuta paura di vincere.
Riesco a ricostruirlo bene il classico flusso di pensiero dei giocatori lunedì sera:
0-0: Daje, come dice mister Pioli dobbiamo entrare in campo, togliergli ogni pallone giocabile e dimostrargli subito che i più forti siamo noi. Non ci sono storie.
1-0: Così si fa. Cazzo se siamo forti. Dai, dai, dai. Come dice il mister non dobbiamo accontentarci avanti così.
2-0: Evvai! Se giochiamo al massimo non ci tiene nessuno. Siamo fortissimi. Avanti così.
3-0: Grandi! L’abbiamo chiusa. Ora possiamo rallentare un po’ anche perché mi manca un po’ il fiato.
3-1: Cazzo, questi continuano a provarci. Cosa facciamo ora? Non avevo previsto che si continuasse a giocare dopo il trentesimo.
3-2: Aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto! Che facciamo ora, aaaaah! Salvaci mister, ti prego. Entra in campo anche tu. Esorcizza queste furie viola.
4-2: (sospiro di sollievo) qualcuno ha una bombola dell’ossigeno?
Inter-Fiorentina, scarne considerazioni
Sarò molto breve:
La squadra ha un evidente problema di mentalità, altrimenti nel secondo tempo ne avremmo fatti, senza problemi, altri tre.
La mano di Pioli inizia a vedersi e, che dire, è proprio una bella mano. Liscia e morbida come quella di un bambino.
Ranocchia rischia seriamente di diventare il nostro miglior difensore in rosa. E il merito è tutto nostro.
NON SI POSSONO PRENDERE DUE GOL IN CONTROPIEDE QUANDO STAI VINCENDO CON TANTI GOL DI SCARTO.
Che per essere interisti ci volesse fegato l’avevo capito sin da bambino.
L’Inter, ai miei tempi e dalle mie parti, non era certo una scelta facile. Andare a scuola significava affrontare gli sfottò di decine di juventini e milanisti che in quel periodo affrontavano sicuramente anni più soddisfacenti.
Eppure, se penso agli interisti nati nel 2000 che hanno affrontato le elementari mentre l’Inter accumulava successi su successi, un po’ mi spiace.
Perché? Perché ho la sensazione che si siano persi (ma lo hanno poi imparato, di certo) l’iniziazione fondamentale dell’essere interista: l’abitudine a soffrire, sempre e comunque.
È con questa consapevolezza che lunedì sera, dopo aver messo a segno 3 gol in venti minuti, mi sono preoccupato.
Era tutto troppo facile.
C’era ancora troppo tempo da giocare.
Inter-Fiorentina, la partita
Al di là dell’incredibile inizio che ci ha visto protagonisti di una serie di sberle che non avrei mai pensato di vedere l’Inter dare a un avversario, dopo i tre gol è emersa quella classica inettitudine quasi sveviana propria dei giocatori dell’Inter.
Dopo il 3 a 0 la palla tra i piedi è diventata la classica patata bollente che scotta troppo e di cui è meglio liberarsi subito.
Perché il Genoa che batte la Juventus 3 a 0 dopo mezz’ora riesce a soffrire meno di quanto faccia l’Inter con la Fiorentina?
Perché questa squadra ha una fottuta paura di vincere.
Riesco a ricostruirlo bene il classico flusso di pensiero dei giocatori lunedì sera:
0-0: Daje, come dice mister Pioli dobbiamo entrare in campo, togliergli ogni pallone giocabile e dimostrargli subito che i più forti siamo noi. Non ci sono storie.
1-0: Così si fa. Cazzo se siamo forti. Dai, dai, dai. Come dice il mister non dobbiamo accontentarci avanti così.
2-0: Evvai! Se giochiamo al massimo non ci tiene nessuno. Siamo fortissimi. Avanti così.
3-0: Grandi! L’abbiamo chiusa. Ora possiamo rallentare un po’ anche perché mi manca un po’ il fiato.
3-1: Cazzo, questi continuano a provarci. Cosa facciamo ora? Non avevo previsto che si continuasse a giocare dopo il trentesimo.
3-2: Aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto, aiuto! Che facciamo ora, aaaaah! Salvaci mister, ti prego. Entra in campo anche tu. Esorcizza queste furie viola.
4-2: (sospiro di sollievo) qualcuno ha una bombola dell’ossigeno?
Inter-Fiorentina, scarne considerazioni
Sarò molto breve:
La squadra ha un evidente problema di mentalità, altrimenti nel secondo tempo ne avremmo fatti, senza problemi, altri tre.
La mano di Pioli inizia a vedersi e, che dire, è proprio una bella mano. Liscia e morbida come quella di un bambino.
Ranocchia rischia seriamente di diventare il nostro miglior difensore in rosa. E il merito è tutto nostro.
NON SI POSSONO PRENDERE DUE GOL IN CONTROPIEDE QUANDO STAI VINCENDO CON TANTI GOL DI SCARTO.
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SOMMER 6 - Noi abbiamo un problema.Cioè no abbiamo 1 triliardo di problemi, ma ne abbiamo uno di più recente manifestazione rispetto agli altri: Mikel Merino.Questo lestofante sta cambiando squadra ogni anno per venirci puntualmente a giocar contro nella prima fase della Champions.Fortunatamente, quest’anno ci ha pensato Sommer: ha spacciato la sua esecuzione per un […]
0' - Siamo tutti qui per assicurarci che sia veramente finita la partita col Venezia vero? PRIMO TEMPO: 1’ - Velo di Lautie e traversa di Fifino. MA CHE OOOOOOOH! 4' - Intanto grazie all'impareggiabile qualità della mia connessione a tratti vedo Dumfries a tratti vedo Desailly di Fifa 98 6' - Che apertura Calha! […]
Eeeecccoooociiiii direttamente dal recupero interminabile di Inter - Venezia, con la squadra che ancora deve fare la doccia e i tifosi allo stadio che hanno fatto il giro dei tornelli e sono rientrati. Tutto bellissimo. Se non sapete come è andata la partita. Altrimenti un attimo di ansietta l'avrete. Come sempre. Ormai abbiamo i calli […]
SOMMER 7 – Credo gli stia venendo il sospetto che questa stagione sia leggermente diversa da quella passata. Per esempio, quest’anno le neopromosse si presentano a San Siro e tirano in porta senza prima compilare l’apposito modulo.Dove andremo a finire?La prossima volta magari pretenderanno pure di segnare all’ultimo minuto disponibile dopo un recupero insensato.Ah, ma […]