03/11/2025

Verona – Inter, il pagellone di Ognissanti con il brivido

SOMMER 5.5 – Il pomeriggio trascorreva troppo tranquillo, la pioggia scorreva a fiumi ed il Verona non ne voleva sapere di riaprire la partita. A quel punto, al loro primo tiro in porta, non gliela vogliamo dare una possibilità di pareggiare e rendere tutto più frizzante fino al recupero? Ed allora avanti, signor Giovane, segna pure il tuo primo gol in Serie A come Atta prima di te e chissà quanti altri dopo.
L’Associazione Nazionale dei Cardiologi con Pazienti Interisti ha deciso di conferire a Yann il MOTM, che potrebbe trasformarsi in Man Of The Season se dovesse continuare così.

AKANJI 6 – Suda forse più del dovuto contro la coppia Orban – Giovane, sospettiamo c’entri il fatto che la sua capigliatura alla Darth Maul si sia bagnata con conseguente parziale ossidazione dei suoi recettori difensivi. Però, alla fine, nel suo doppio ruolo di centrale braccetto a cercare di neutralizzare le porcate di Bisteccone non se la cava male.

BISTECK 5.5 meno un rosso –
Avrebbero dovuto avvisare Chivu che Bisteccone non può fare due partite buone di fila, sta proprio scritto in una postilla del suo contratto, quella in font 4 ed in tedesco medievale che un discendente del Conte Dracul non dovrebbe fare a meno di conoscere.
Si rende protagonista dell’intervento più discusso del match, da esperto del nulla evito di prendere posizione ma mi vengono spontanee due domande:
a) siete sicuri che se Doveri lo avesse espulso ci avrebbe fatto un torto?
b) potete rosicare più forte?

BASTO 5.5 – Tutti ad elogiare le sue proiezioni offensive e poi giustamente il ragazzo si scorda che è un difensore e dovrebbe magari marcare più stretto Giovane, se non ti crea troppo impiccio Basto, lo sappiamo che sei tanto impegnato.

LH 5.5
– Comincia impacciato come un gatto sul raccordo anulare il 15 di agosto, riesce a fare un cross decente nei primi venti minuti e poi si dedica ad esercizi di meditazione pensando di trovarsi su un’isola deserta lontano dalla pazza folla.
Pensa, Luigi Enrico ho una buona notizia per te: se continui così potrai andarci presto dal vivo senza bisogno di affidarsi alla meditazione.

PETAR 6 controvoglia
– Nel primo tempo regala lampi di classe, dribbling e aperture geniali che vengono spesse vanificate dalla coppia d’attacco. Allora viene fuori la natura balcanica, se i brati non li coccoli finisce che si intristiscono e si rifugiano nella rakija o nelle freccette (a volte entrambe le cose con risultati non sempre formidabili).

CALHA 6.5 –
Clonategli il destro, perchè un corner battuto in quel modo io non l’avevo mai visto. Ora, l’idea pare sia venuta a Palombo, il che mi sta anche bene perchè vuol dire che anche uno come lui può avere una parte per il Bene Comune (forse è vero che la Provvidenza esiste ed assegna ruoli importanti ai personaggi più improbabili), però senza il destro di Calha dubito che certe cose possano realizzarsi.

ZIELU 6 con tiro al 7 – Comincia alla grande, impegnando Montipò ad inizio partita e spedendo all’incrocio di piatto il cioccolatino di Calha. Poi si spegne lentamente, prendendo esempio da Brate Sucic, con il quale formerebbe una coppia ideale in un torneo di freccette da ubriachi. Prevedendo il peggio, Chivu fa uscire prima lui e lo spedisce provvisoriamente a Varsavia sotto stretta sorveglianza di Kolarov.    

C. AVGVTSVS V.V – Quando riesci a farti mettere in difficioltà da uno che si chiama Belghali dopo aver mandato in crisi la difesa del Bayern l'anno scorso, forse vuol dire che non è la tua partita. Chivu lo tira fuori dalla campagna di Ognissanti prima che si trasformi in Teutoburgo.

BONNY 5.5
– Capita che si possa steccare una partita, per carità, basta guardarsi intorno e nemmeno tanto lontano, ma quando abbiamo visto il Pirata mancare alcuni controlli, abbiamo capito che non sarebbe stata semplice. Se l’unico che può saltare l’uomo a mala pena riesce a stoppare, allora chi ci potrà salvare? Lo so che state tutti per urlare a pieni polmoni il nome di DIOUF, ma gli dei del calcio ci hanno assicurato che non è ancora giunto il suo momento, arriverà presto, magari in un altra dimensione del multiverso.

LAUTI 5 – Beh, pare che sia arrivato quel periodo lì, quando il Capitano non la mette dentro nemmeno se scendessero Maradona, Milito e Palacio a fargli assist davanti alla porta. Sappiamo già come andrà avanti, con pianti, maledizioni e la povera Agustina e cercare di calmarlo mentre a casa sfascia l’argenteria che gli aveva regalato Vidal al matrimonio. Finirà tutto d’un tratto, torneranno i gol a grappoli e riavremo presto il nostro Salernitana Man. Per l'argenteria invece pazienza.

BARE 6.5 – Entra per dare ordine alla manovra, che se ci pensate bene è un po’ paradossale, come se chiamassero Kolarov a sedare una rissa; magari ci riuscirebbe pure il buon Aleksandar, ma solo perchè ha menato tutti. Fatto sta che l’esperimento impossibile alla fine riesce proprio grazie a Bare che manda dentro un cross senza tante preFRESE (ok, vado a nascondermi).

PIO 6.5 –  Nonostante appena entra lui i suoi compagni cominciano a crossare rasoterra, riesce comunque a rendersi più pericoloso di Lauti e Bonny. Prenderebbe anche un fallo che fino a due settimane fa era rigore ma oggi non più e domani chissà, e poi sussurra a Frese le parole che lo mandano in tilt “Giulietta era na zoccola!”

FIFINO 6 – Una partita da romanticismo tedesco, tutti all’arrembaggio e strum und drang und cross a caso. Alla fine combina poco, ma sempre più di Luigi Enrico.

DIMA 6 –
Questa volta centra anche la porta, la candrevite è in via di guarigione, purtroppo Montipò non è Sommer e soprattutto ricorda le goleade passate, a cominciare da quando era al Benevento. Si prende la rivincita alla fine, chissà come saranno contenti per lui i tifosi gialloblu che tanto bene lo hanno accolto.

FRAT 6.5 –
In pochi minuti sfiora un gol e ne procura uno. Secondo me c’erano gli estremi per un nuovo smutandamento.

CONTE CHIVU 7
– Quando si gioca il 2 Novembre, non può che essere la partita del Demone dei Carpazi. Ti lascia lì con la speranza di sfangarla e poi ti leva il sangue proprio due minuti prima che arrivi l’alba. Chivu ci piace perchè ha l'umiltà di imparare anche dagli eventi più infausti, come la trasferta del Maradona. Del resto, come diceva zio Dracul, sbagliando s’impala.

Verona – Inter, il pagellone di Ognissanti con il brivido

SOMMER 5.5 – Il pomeriggio trascorreva troppo tranquillo, la pioggia scorreva a fiumi ed il Verona non ne voleva sapere di riaprire la partita. A quel punto, al loro primo tiro in porta, non gliela vogliamo dare una possibilità di pareggiare e rendere tutto più frizzante fino al recupero? Ed allora avanti, signor Giovane, segna pure il tuo primo gol in Serie A come Atta prima di te e chissà quanti altri dopo.
L’Associazione Nazionale dei Cardiologi con Pazienti Interisti ha deciso di conferire a Yann il MOTM, che potrebbe trasformarsi in Man Of The Season se dovesse continuare così.

AKANJI 6 – Suda forse più del dovuto contro la coppia Orban – Giovane, sospettiamo c’entri il fatto che la sua capigliatura alla Darth Maul si sia bagnata con conseguente parziale ossidazione dei suoi recettori difensivi. Però, alla fine, nel suo doppio ruolo di centrale braccetto a cercare di neutralizzare le porcate di Bisteccone non se la cava male.

BISTECK 5.5 meno un rosso –
Avrebbero dovuto avvisare Chivu che Bisteccone non può fare due partite buone di fila, sta proprio scritto in una postilla del suo contratto, quella in font 4 ed in tedesco medievale che un discendente del Conte Dracul non dovrebbe fare a meno di conoscere.
Si rende protagonista dell’intervento più discusso del match, da esperto del nulla evito di prendere posizione ma mi vengono spontanee due domande:
a) siete sicuri che se Doveri lo avesse espulso ci avrebbe fatto un torto?
b) potete rosicare più forte?

BASTO 5.5 – Tutti ad elogiare le sue proiezioni offensive e poi giustamente il ragazzo si scorda che è un difensore e dovrebbe magari marcare più stretto Giovane, se non ti crea troppo impiccio Basto, lo sappiamo che sei tanto impegnato.

LH 5.5
– Comincia impacciato come un gatto sul raccordo anulare il 15 di agosto, riesce a fare un cross decente nei primi venti minuti e poi si dedica ad esercizi di meditazione pensando di trovarsi su un’isola deserta lontano dalla pazza folla.
Pensa, Luigi Enrico ho una buona notizia per te: se continui così potrai andarci presto dal vivo senza bisogno di affidarsi alla meditazione.

PETAR 6 controvoglia
– Nel primo tempo regala lampi di classe, dribbling e aperture geniali che vengono spesse vanificate dalla coppia d’attacco. Allora viene fuori la natura balcanica, se i brati non li coccoli finisce che si intristiscono e si rifugiano nella rakija o nelle freccette (a volte entrambe le cose con risultati non sempre formidabili).

CALHA 6.5 –
Clonategli il destro, perchè un corner battuto in quel modo io non l’avevo mai visto. Ora, l’idea pare sia venuta a Palombo, il che mi sta anche bene perchè vuol dire che anche uno come lui può avere una parte per il Bene Comune (forse è vero che la Provvidenza esiste ed assegna ruoli importanti ai personaggi più improbabili), però senza il destro di Calha dubito che certe cose possano realizzarsi.

ZIELU 6 con tiro al 7 – Comincia alla grande, impegnando Montipò ad inizio partita e spedendo all’incrocio di piatto il cioccolatino di Calha. Poi si spegne lentamente, prendendo esempio da Brate Sucic, con il quale formerebbe una coppia ideale in un torneo di freccette da ubriachi. Prevedendo il peggio, Chivu fa uscire prima lui e lo spedisce provvisoriamente a Varsavia sotto stretta sorveglianza di Kolarov.    

C. AVGVTSVS V.V – Quando riesci a farti mettere in difficioltà da uno che si chiama Belghali dopo aver mandato in crisi la difesa del Bayern l'anno scorso, forse vuol dire che non è la tua partita. Chivu lo tira fuori dalla campagna di Ognissanti prima che si trasformi in Teutoburgo.

BONNY 5.5
– Capita che si possa steccare una partita, per carità, basta guardarsi intorno e nemmeno tanto lontano, ma quando abbiamo visto il Pirata mancare alcuni controlli, abbiamo capito che non sarebbe stata semplice. Se l’unico che può saltare l’uomo a mala pena riesce a stoppare, allora chi ci potrà salvare? Lo so che state tutti per urlare a pieni polmoni il nome di DIOUF, ma gli dei del calcio ci hanno assicurato che non è ancora giunto il suo momento, arriverà presto, magari in un altra dimensione del multiverso.

LAUTI 5 – Beh, pare che sia arrivato quel periodo lì, quando il Capitano non la mette dentro nemmeno se scendessero Maradona, Milito e Palacio a fargli assist davanti alla porta. Sappiamo già come andrà avanti, con pianti, maledizioni e la povera Agustina e cercare di calmarlo mentre a casa sfascia l’argenteria che gli aveva regalato Vidal al matrimonio. Finirà tutto d’un tratto, torneranno i gol a grappoli e riavremo presto il nostro Salernitana Man. Per l'argenteria invece pazienza.

BARE 6.5 – Entra per dare ordine alla manovra, che se ci pensate bene è un po’ paradossale, come se chiamassero Kolarov a sedare una rissa; magari ci riuscirebbe pure il buon Aleksandar, ma solo perchè ha menato tutti. Fatto sta che l’esperimento impossibile alla fine riesce proprio grazie a Bare che manda dentro un cross senza tante preFRESE (ok, vado a nascondermi).

PIO 6.5 –  Nonostante appena entra lui i suoi compagni cominciano a crossare rasoterra, riesce comunque a rendersi più pericoloso di Lauti e Bonny. Prenderebbe anche un fallo che fino a due settimane fa era rigore ma oggi non più e domani chissà, e poi sussurra a Frese le parole che lo mandano in tilt “Giulietta era na zoccola!”

FIFINO 6 – Una partita da romanticismo tedesco, tutti all’arrembaggio e strum und drang und cross a caso. Alla fine combina poco, ma sempre più di Luigi Enrico.

DIMA 6 –
Questa volta centra anche la porta, la candrevite è in via di guarigione, purtroppo Montipò non è Sommer e soprattutto ricorda le goleade passate, a cominciare da quando era al Benevento. Si prende la rivincita alla fine, chissà come saranno contenti per lui i tifosi gialloblu che tanto bene lo hanno accolto.

FRAT 6.5 –
In pochi minuti sfiora un gol e ne procura uno. Secondo me c’erano gli estremi per un nuovo smutandamento.

CONTE CHIVU 7
– Quando si gioca il 2 Novembre, non può che essere la partita del Demone dei Carpazi. Ti lascia lì con la speranza di sfangarla e poi ti leva il sangue proprio due minuti prima che arrivi l’alba. Chivu ci piace perchè ha l'umiltà di imparare anche dagli eventi più infausti, come la trasferta del Maradona. Del resto, come diceva zio Dracul, sbagliando s’impala.

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