PEPO 7 – Ad un certo punto gli compare l’ologramma di Samir che gli comunica telepaticamente “USA IL LASER MIO GIOVANE PEPOWAN” ed è così che Pepo riesce ad indirizzare il colpo di testa di Folorunsho sul palo. Il voto è 7, ma chiaramente il punto in più è tutto merito di Samir.
AKANJI 6.5 – Si piazza davanti alla difesa come un buttafuori e passa il primo tempo a rimbalzare Belotti fuori dall’area, al punto che il Gallo decide di auto-infortunarsi per frustrazione. Al posto di Belotti entra Prati, che però pensa bene di girare al largo.
STEFAN 7 – Ad ogni cross avversario cominica a canticchiare il ritornello “ANOTHER BRICK IN THE WALL” e spedisce i palloni verso le bocche di Bonifacio (non Boniface, mi raccomando).
BASTO 8 – Gira voce che abbia fatto più assist di Dembele, più dribbling di Yamal e più gol di Gatti (l’ultima è vera). Certo, Rolando è ancora lontano, ma il ragazzo è sulla buona strada.
LH11 8 – Le movenze ci sono, il dribbling pure ed il fascino non ne parliamo proprio. La griglia lasciata libera dal Tucumano ha un nuovo padrone.
MKHI 6.5 – Mezzo voto in più perchè davanti alla porta capisce che il codice etico dell’Inter impedisce che una nostra partita possa finire con un numero di pali uguale a quello degli avversari.
BARE 6.5 – Le partite alla Domus Arena non sono mai semplici per Nico, certo a volte ci mette del suo a complicarsi la vita cercando sempre la giocata o l’assist quando potrebbe benissimo spaccare la porta. Capisco che segnare da avversario nella tua terra possa essere poco elegante, ma a giudicare dalle bordate di fischi ad ogni tuo tocco, forse eviterei di farmi troppi problemi.
CALHA 7 – Possiamo dirlo finalmente: la CIALDA STA TORNANDO CROCCANTE. E non sono tanto le chiusure precise o i lanci illuminanti a farcelo pensare, quanto piuttosto aver finalmente inaugurato la stagione dei pali di cui tanto sentivamo la mancanza.
C. AVGVSTVS VI – “Ai miei tempi le scaramucce con gli avversari erano premiate dai generali, adesso invece prendi un’ammonizione e finisci tra i riservisti! Non ci sono più le campagne militari di una volta!”
TIKUS 6.5 – Avvia una battaglia con il simpatico Yerri fatta più con la sciabola che il fioretto. Nonostante ciò riesce a non perdere il sorriso, nemmeno quando l’altro lo prende a calci mentre lui è a terra e il signor arbitro dà la punizione al Cagliari.
Nel secondo tempo va vicino al 2 a 0, ma per fortuna Caprile ci mette la manona, altrimenti avremmo rischiato un’altra goleada che è proprio l’ultima cosa di cui avvertiamo il bisogno.
LAUTI 7.5 – 12 gol in 12 partite contro il Cagliari, a cui Lauti segnò il suo primo gol con la nostra maglia su cross del FORTISSIMOH DALBERT. Riusciamo a convincere i cugini al derby a vestirsi di rossoblu?
DIMA 7 – Ieri Dima era così in condizione che prima della partita è andato a fare una passeggiata in centro e gli sono usciti tre assist per la cassiera del bar, gli operai del Comune che riparavano una buca ed il benzinaio che l’ha messa all’incrocio del serbatoio.
Adesso è quasi pronto per giocare una partita intera
PIO 9 - Sembrava una di quelle scene da film d’azione in cui da ore i buoni cercano di stanare i nemici e non ci riescono, poi quando mancano dieci minuti alla fine entra il nostro eroe e smitraglia tutti urlando ADESSO PRENDETE IL MIO CARICO DI PIOMBO!
Ed i nemici si fanno smitragliare contenti.
L’età del Piombo è appena iniziata, arrendetevi!
FRAT & FIFI 6 – Decidono di non strafare, perchè la stagione è appena iniziata, la prossima partita di Champions alle porte, e soprattutto Chivu è stato molto convincente sulla fine che avrebbero fatto i responsabili della prossima goleada.
BONNY 6.5 – Ad un certo punto ha cominciato a correre ed è sparito dalla nostra vista. Ma i parenti stiano tranquilli: è stato avvistato dalle parti di Ajaccio, dove sta recuperando i palloni rimbalzati da De Vrij ed il tiro di Dimarco.
DEMONE DEI CARPAZI 7 – Dopo la sconfitta con gli Innominabili, ha condiviso con il gruppo la massima di zio Dracul: O IMPARI O T’IMPALO. Coadiuvato da Aleksandar Kolarov, che ha preparato ed appuntito personalmente 25 pali di frassino sui quali ha inciso i nomi della rosa con il sangue di Di Gennaro (“adesso possiamo dire che serve a qualcosa”), pare che i nuovi metodi stiano dando i frutti sperati.