GIUSEPPI 6 –
“E così oggi giochi titolare!”
“Sì, ma niente di serio”
BISTECCONE 6.5 – Nella partita del turnover massiccio, è probanilmente l’unico che giocherà pure martedì. Del resto ha dalla sua parte l’esuberanza fisica, la giovinezza, e pure il fatto che, diciamoci la verità, non c’erano tante alternative.
Al momento del cambio, vorrebbe portarsi a casa Bradaric per giocarci un po’ (“solo fino a quando non arriva Raphinha”); Zanetti glielo avrebbe pure lasciato, ma Farris lo convince a rinunciare: “Ce manca solo n’artro gioco a casa”.
STEFAN 6.5 – Gioca ormai in automatico, ma il suo pensiero è altrove. No, non al Barcellona, sa benissimo che quella non sarà la sua partita. E’ che aveva un appuntamento all’INPS e contava su una sostituzione per andarci assieme a Mkhi nel secondo tempo, invece poi anche a Mkhi tocca entrare ed ora bisognerà aspettare fino alla prossima settimana.
C. AVGVSTVS 6.5 – Uno dei pochi ieri con una condizione fisica straripante, si permette anche un paio di dribbling per ricordare a tutti che viene da un posto al di là delle Colonne d’Ercole, che pare un controsenso per un appassionato dell’Impero Romano.
A noi non interessa, se martedì ferma Yamal porteremo l’Impero pure a Rio de Janeiro.
DARMY 6 – Parte da esterno, poi braccetto, poi di nuovo esterno. Farebbe anche il magaziniere se Farris glielo chiedesse, e non è detto che non glielo abbia chiesto.
ZIELU 6 – Mi si nota di meno se resto in panchina, o se sono titolare e mi nascondo? Farris non gli dà molte alternative schierandolo titolare, alla fine lo cambia con Mkhi più che altro per disperazione.
KRIS 7 – Partita di personalità: rigore preciso, autorevolezza nelle due fasi, responsabilità di battere tutti i calci piazzati. Kris è finalmente un ometto, e noi abbiamo trovato un nuovo rigorista. Bello de zio!
FRAT 6.5 – La partita non sarà stata forse perfetta, ma di sicuro votata al sacrificio: tradotto, lo menano tutti. Ci starebbe pure l’espulsione di Duda ma quando Davidino la chiede Manganiello gli risponde: everybody sings this song, all the Duda day!
CORE DE VARSAVIA 6.5 – La dimostrazione vivente che tutto sommato si possono fare anche i dribbling e sono compatibili con gli schemi deMoniaci-farrisiani. Mentre lo staff e la dirigenza continueranno il dibattito, noi ci schieriamo da subito dal lato del #RISCATT.
ARNA 6 –Nel secondo tempo cede alla tentazione del colpo di tacco, quasi uno scorpione (non ci siamo scordati di te, TINO!): peccato che non trovi nessuno a capire la sua genialità.
La cosa lo innervosisce e da qual momento sbaglia un paio di contropiedi, poi esce demolendo cartelloni, panchina e svariate bottigliette d’acqua. Però oggi ho fatto voto di non scendere sotto la sufficienza, quindi 6.
TUCU 5.5 – Il voto di non scendere sotto la sufficienza viene infranto immediatamente, mi pento e mi dolgo della mia incoerenza, ma potrei cavarmela dicendo che qui ci troviamo non di fornte ad un calciatore ma ad un ectoplasma. Chiamate i Ghostbusters.
DIMA 6 – La partita di Dima si può riassumere in quel tiro al volo finito in fallo laterale. Il verdetto dei dottori è purtroppo inappellabile: trattasi di Candrevite acuta, l’unica speranza è che Yamal martedì possa uscirne destabilizzato.
MKHI 6 – All’ultimo tagliando il meccanico che se non gioca almeno mezz’ora a partita ci sono rischi che gli ingranaggi si incrostino e Farris obbedisce, rimpiangendo i tempi di quando bastava un po’ di Svitol per rimettere in moto Dzeko.
TAREMI 5.5 – Il voto basso non è tanto per la partita di ieri, ma al pensiero di vederlo titolare martedì.
ACE 6 – Nei pochi minuti a dispozione comanda la difesa, si incazza con i compagni, travolge incolpevoli attaccanti avversari. Ha 37 anni, ma pare il nipote del Tucu.
FARRIS 7 – Partita chiusa dopo 8 minuti, zero rischi presi, nessun infortunio, solo un giocatore utlizzato dall’inizio tra quelli che dovrebbero cominciare martedì.
Insomma, missione compiuta.
Restiamo attaccati a quelli che scriveranno la sDoria, casomai dovesse cascargli la penna.