15/10/2017

MAURO, MAURO, MAURO

Cari amici di Ranocchiate, quella a cui abbiamo appena assistito non è stata una semplice partita.

Non abbiamo assistito ad un semplice derby, abbiamo assistito alla essenza stessa di ciò che ogni tifoso ama di questo fantastico sport, quell’amore, quell’unico amore, che verrà persino prima dell’amore verso il proprio partner, a volte.

Per cui, abbiate pazienza ragazzi e ragazze che siete ormai costretti ad organizzare le vostre uscite nel weekend in base al palinsesto sportivo, è qualcosa che nutre la nostra anima, un’ora e mezza circa in cui tutto è possibile, in cui conta solo vincere per regalarsi un’emozione che migliori un po' tutto.

Tifosi interisti, quando vi sarà difficile spiegare perché amate tanto questo sport, rispondete che la durata della risposta potrebbe impiegare un’ora e mezza circa e mostrate questa partita: raccontate di come essere arrivati a giocarsi questa partita pari punti con la Juventus, spauracchio indiscusso degli ultimi anni fosse già un privilegio, spiegate di come sia per l’Inter che per il Milan vincere questo match significasse veramente molto.

Ricorderemo questa partita come la partita più interista dal 2010 in poi, gli anni in cui Milito, Cambiasso, Samuel ed ovviamente Capitan Zanetti ci dimostravamo che a volte, per quanto semplicistico possa sembrare, per raggiungere traguardi insperati basta soltanto voler raggiungere quei traguardi più di chiunque altro.

Lottando, sputando sangue, andando a terra e rialzandoci con la voglia di dimostrare di essere i più forti.

E’ complicato scendere nei particolari nel raccontare quanto avvenuto ieri sera, ma le strade da seguire sono fondamentalmente due: si può trovare rifugio nell’asetticismo, mantenendosi fedeli alla descrizione dettagliata degli avvenimenti importanti nella partita, ma sarebbe un po' come definire una composizione di Mozart un perfetto incastro di note l’una con l’altra (sarebbe anche corretto in un certo senso, ma vuoto).

Oppure, come ognuno di noi domani mattina probabilmente farà, la si può raccontare rivivendo le emozioni di questa partita ogni qual volta ci si ritroverà a parlarne.

Per cui parlatene finché avrete fiato: parlate di quel cross di Candreva che ha cercato di dimostrare di poter raggiungere il livello di efficacia che tutti speriamo, parlate della velocità supersonica raggiunta da Perisic nello scatto dalla difesa all’attacco.

Ma soprattutto, cari fratelli interisti, parlate di Mauro Icardi.

Di come abbia impattato alla perfezione la palla sul primo gol.
Di come abbia recuperato palla a centrocampo, l’abbia portata avanti fino alla trequarti girandola all’accorrente Perisic per poi spedirla in rete da rapace vero.
Di come sia stato glaciale, al 90° minuto, regalandosi una tripletta e a tutti noi una partita da non dimenticare.

Sono stati anni bui, anni complicati per essere interisti, ma quest’anno, almeno quest’anno, vale la pena sperare davvero.

Perché questa sera è di quelle da non dimenticare mai.

MAURO, MAURO, MAURO

Cari amici di Ranocchiate, quella a cui abbiamo appena assistito non è stata una semplice partita.

Non abbiamo assistito ad un semplice derby, abbiamo assistito alla essenza stessa di ciò che ogni tifoso ama di questo fantastico sport, quell’amore, quell’unico amore, che verrà persino prima dell’amore verso il proprio partner, a volte.

Per cui, abbiate pazienza ragazzi e ragazze che siete ormai costretti ad organizzare le vostre uscite nel weekend in base al palinsesto sportivo, è qualcosa che nutre la nostra anima, un’ora e mezza circa in cui tutto è possibile, in cui conta solo vincere per regalarsi un’emozione che migliori un po' tutto.

Tifosi interisti, quando vi sarà difficile spiegare perché amate tanto questo sport, rispondete che la durata della risposta potrebbe impiegare un’ora e mezza circa e mostrate questa partita: raccontate di come essere arrivati a giocarsi questa partita pari punti con la Juventus, spauracchio indiscusso degli ultimi anni fosse già un privilegio, spiegate di come sia per l’Inter che per il Milan vincere questo match significasse veramente molto.

Ricorderemo questa partita come la partita più interista dal 2010 in poi, gli anni in cui Milito, Cambiasso, Samuel ed ovviamente Capitan Zanetti ci dimostravamo che a volte, per quanto semplicistico possa sembrare, per raggiungere traguardi insperati basta soltanto voler raggiungere quei traguardi più di chiunque altro.

Lottando, sputando sangue, andando a terra e rialzandoci con la voglia di dimostrare di essere i più forti.

E’ complicato scendere nei particolari nel raccontare quanto avvenuto ieri sera, ma le strade da seguire sono fondamentalmente due: si può trovare rifugio nell’asetticismo, mantenendosi fedeli alla descrizione dettagliata degli avvenimenti importanti nella partita, ma sarebbe un po' come definire una composizione di Mozart un perfetto incastro di note l’una con l’altra (sarebbe anche corretto in un certo senso, ma vuoto).

Oppure, come ognuno di noi domani mattina probabilmente farà, la si può raccontare rivivendo le emozioni di questa partita ogni qual volta ci si ritroverà a parlarne.

Per cui parlatene finché avrete fiato: parlate di quel cross di Candreva che ha cercato di dimostrare di poter raggiungere il livello di efficacia che tutti speriamo, parlate della velocità supersonica raggiunta da Perisic nello scatto dalla difesa all’attacco.

Ma soprattutto, cari fratelli interisti, parlate di Mauro Icardi.

Di come abbia impattato alla perfezione la palla sul primo gol.
Di come abbia recuperato palla a centrocampo, l’abbia portata avanti fino alla trequarti girandola all’accorrente Perisic per poi spedirla in rete da rapace vero.
Di come sia stato glaciale, al 90° minuto, regalandosi una tripletta e a tutti noi una partita da non dimenticare.

Sono stati anni bui, anni complicati per essere interisti, ma quest’anno, almeno quest’anno, vale la pena sperare davvero.

Perché questa sera è di quelle da non dimenticare mai.

Notizie flash

Ultimi articoli

17/03/2024
Inter - Napoli nel tempo di un caffè

PRIMO TEMPO: 1' - Ah già, ci tocca finire il campionatoNon vedo l'ora 5’ - Grazie Pardo, era da 5 minuti che non pensavo all’Atletico 12’ - Meret non ci ha capito nulla e noi insieme a lui. Come ha fatto a non entrare?! 14' - Mercoledì pensavo che non avrei più avuto ansia per […]

17/03/2024
Inter - Napoli, il prepartita fatto dall'I.A.

Si è fatto un po' tardi, sono stanco, è stata una giornata pesante. Sapete: la bimba piccola, la casa da mandare avanti, il lavoro e tutte le solite cose che si dicono. In più sono deluso, come tutti, dopo la partita di mercoledì. La metà dei loro giocatori doveva stare da noi, eravamo in vantaggio […]

15/03/2024
Atletico Madrid-Inter, dieci asteroidi post-partita

☄️ - Pubblichiamo questo post con un giorno di ritardo ma comunque prima dell’atterraggio della palla di Lautaro ☄️ - E poi tanto lo sappiamo che oggi non avete niente da fare a mezzogiorno  ☄️ - Ai rigori ho capito che sarebbe andata male quando la prima immagine che mi è venuta in mente pensando ai rigori è […]

14/03/2024
Atletico Madrid - Inter, il pagellone della consapevolezza

YANN 7 - Ho capito come sarebbe andata già dal fatto che sia stato nettamente il migliore in campo dei nostri BENJI 5 - Ho capito come sarebbe andata dal fatto che sia stata la sua peggior partita dall’arrivo a Milano DE VRIJ 5 - Ho capito come sarebbe andata da quando, come in un […]

13/03/2024
Atletico Madrid - Inter nel tempo di un caffè molto amaro

0’ - Non credo sia un caso che abbiano pubblicizzato delle mutande assorbenti da uomo prima di questa partitaDIE MEISTERRRR, DIE BESTENNN LE GRAN EQUIPESSSSSOOO ma dov'è il THECHAMPIONS atletici che non siete altro?! PRIMO TEMPO: 1' - Si cominciaChissà quanti giorni durerà questa partita 2’ - La prossima volta che ho un dolore vado […]

13/03/2024
Atletico Madrid - Inter nel tempo di un caffè LIVE

In curva. Ciao ciao. Tocca a lautaro. Andiamo a nanna raga è meglio Correa 3-2. è proprio stregata ACERBONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE 2-2 Riquelme non sbaglia e porta l'atletico sul 2-1. Grande parata di Oblak su Klassen. ... Saul SBAGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAA.SOMMER CI TIENE IN PARTITA Sbagliato. Tocca al Nino... Aiuto Depay pareggia.1-1 CHALAAAAAAAAAAAAAAAAA1-0 Dov'è Nagatomo quando serve? Sceglie Lautaro. […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram