Cari amici di Ranocchiate, eccoci di nuovo qui, dopo una settimana di sosta necessaria a smaltire le ultime tristi vicende accadute.
In questa surreale settimana in cui ci stavamo preparando a giocare un agguerritissimo derby, è finita che ci siamo preparati per il Napoli.
Poco conta la difficoltà della partita, dobbiamo combattere per provare a vincere: sono già Luci a San Siro, è il momento della verità.
E fin qui siamo stati seri.
Ora però, col vostro permesso (ma anche senza, tanto lo farò comunque), torniamo alle basi.
BROZOVIC E GAGLIARDINI?!
Cioè, vedere quei due a centrocampo in una delle partite più complicate del campionato cosa dovrebbe farci pensare?
Che sappiamo di perderla e quindi non vogliamo lasciare spazio ai dubbi?
Torna in campo Miranda: il solito raccomandato.
Dentro anche RAFIGNA sulla trequarti e torna in campo Icardi: è un po' triste non vedere più in campo Panzerotto, ma la sconfitta di MITT alle elezioni ha portato profondi cambiamenti nella squadra.
Devo ammettere che di partite così bloccate ed apatiche ne ho viste davvero poche, Skriniar ci ha provato pure a segnare per dire, ma questo 0-0 rappresenta alla perfezione quanto abbiamo visto in campo: noi a combattere su ogni pallone, loro a provare a superare la nostra resistenza.
Non ci si poteva probabilmente aspettare di più, considerato che quello che doveva essere il punto forte della nostra squadra, il nostro reparto offensivo, è in vacanza da un po' di tempo: per un attacco che non riesce a pungere, c'è però un reparto difensivo che disputa una bella prestazione.
Pare che a fine partita D'Ambrosio sia stato fermato per possesso di armi improprie utilizzate nel campo per provare a contenere Callejon: Cancelo, spostato a sinistra nel secondo tempo, ha adesso una crisi mistica e non ricorda più quale sia il suo piede preferito.
Cosa diamine gli avrà fatto Callejon a quei due non si sa.
Per un Gagliardini rassicurante nel continuare ad essere in ritardo sulla comprensione della partita, ecco però un Brozovic formato Tuttocampista: difende, lancia,lotta; c'era mica la luna piena ieri?
Icardi al rientro non ha avuto grandi palloni giocabili, Candreva e Perisic erano troppo impegnati a non rendere.
In tutto ciò, però, lo sfogo di Spalletti a fine partita la dice lunga: la squadra continua a non rispondere come dovrebbe e come potrebbe, badiamo più a non subire che a provare ad imporre il nostro gioco.
La chiamiamo Pazza Inter perchè fatica con le piccole e vince senza problemi contro le grandi: recentemente, però, abbiamo pareggiato con Spal e Crotone, ma anche con Napoli e Roma; siamo diventati la versione abulica e apatica di noi stessi.
Nell'anniversario di 110 anni, mi piacerebbe che arrivasse chiaro e forte un messaggio a chiunque rappresenti i nostri colori in questo momento: non mollate. Difendete quel simbolo indomitamente. Perché se 110 anni di storia ci hanno insegnato qualcosa, è che contro ogni probabilità, possiamo farcela comunque.
Credeteci. Crediamoci. A dispetto di tutto.
Tutti uniti sotto il nero e l'azzurro, proviamoci fino alla fine.