O molta nostra nobiltà di sangue,
se gloriar di te la gente fai
qua giù dove l'affetto nostro langue,
o Mauro nostro esultar ci fai.
Che tanto si sapeva già in principio,
che Paloschi fatti suoi non si fa mai.
C'è anche da dir che per un buon quarto d'ora
si pensasse a una serata fresca,
che alla fin vincendo ci rincuora.
Soffriamo anche col cugino,
che il pover Kwadwo invan tenta lo blocco,
fortuni noi che al gol va sol vicino,
mio caro Lazzaron italiana freccia,
che a guardarti sembri Agricolato,
ritorna coi toi amati nella feccia.
Pare inver ma quando manca il Biondo,
il centrocampo fatica a gestire,
l'età del Sindaco pesa più del Kondo.
A dir il ver la stessa cosa dietro,
che Joao sembra un vecchio addormentato,
Stephan torna presto a far diamante il vetro.
O Keita sai che manca tanto il mitt,
e la tua rete sognavam invano,
ma noi sappiam che tu sei di diritto,
lo erede dei nostri ormai campioni,
che in altre squadre in prestito a giocar,
son diventati tutti fiere e leoni.
Con tutte queste sfide di filato,
so ben che poco è il tempo per le feste,
Radja tranquillo hai ancor poco carburato.
Futili sempre e solo sono state,
le parole contro di te buttate,
Maurito dalle gonadi infiammate.
Lo glacial sguardo imprimi sulla sfera,
che tanto basta a spingerla di fuori,
Handa che tutto può su questa Tera.
E a te Luciano lucido al comando,
la nostra forza dopo sei vittorie,
che porti il nostro carro fino in fondo.
Ed ora pronti e carichi per lo sforzo,
prima lo derby pieno di passione,
poi Barca, Lazio e Barca senza idi di Marzo.