08/03/2017

Caro diario, Optì Pobà ne sarà felice?

A cura di Luigi M. Cardella

Caro diario,

abbiamo assistito all’ennesimo importante evento del quale noi, tifosi della “cosa più importante tra le meno importanti” (A. Sacchi), saremo indirettamente coinvolti, la conferma di Tavecchio.

Spesso mi piace essere un tifoso semplice con l’unica pretesa di comprendere in maniere chiara ciò che circonda questo piccolo grande mondo che è il calcio. Del presidente della FIGC si può dire tanto, del suo programma tantissimo, degli scenari futuri ancora di più ma vorrei rivedere il suo programma solo a fronte di piccolissime analisi; d’altronde a volte meglio essere un po’ ignoranti che diventare topi da biblioteca a non vivere la vita (F. Nietzsche).

Tavecchio è un omaccione di 73 anni, tipica faccia da uomo delle istituzioni, 4 anni di grandi responsabilità davanti e punti che intende concretizzare nella realtà per migliorare il calcio nostrano. Ecco alcuni maggiori punti della politica futura dell’uomo di Ponte Lambro:

  • Serie A a 20 squadre.
    Semplicemente l’errore più grande del programma. Abbiamo un campionato che dall’ottava posizione in poi è per nulla competitivo, e se ciò è successo è anche per un pizzico di fortuna: una Lazio a sorpresa (un allenatore che non doveva esserci, tanti pilastri destinati a partite), un’Atalanta magica, un’Inter in ripresa, un Milan che tiene forte nonostante i limiti tecnici e le vicissitudini societarie. Il prossimo anno in quante si confermeranno e quante altre saranno ancora più distaccate? Forse meglio non pensarci perché l’orizzonte non è per niente roseo (se l’Inter dà più ottimismo è solo per una grande base economica e una società ormai solida, se dovessimo analizzare la squadra si vocifera di inserire 3-4 titolari e forse un allenatore nuovo, una piccola rivoluzione).
    Al di là di questo vedere un Sampdoria-Chievo (squadra casuali) è uno strazio, poche emozioni, livello tecnico mediocre e nulla in palio; di certo non il modo per attirare spettatori da tutto il mondo. Ciononostante, dalle parole del neopresidente, non si esclude una rivoluzione tra due anni.
  • Due retrocessioni dalla Serie A.
    Ogni anno assistiamo ad almeno 4-5 squadre che non meriterebbero la permanenza nella competizione maggiore. Sarà anche un discorso elitario ma, applicando virtualmente la regola a oggi, che differenza reale c’è tra il Palermo e la Spal, se non di storia e nomea?
    Nota positiva, ma ancora elitaria, è il risparmio di 30 milioni di euro che andranno alle squadre di A.
  • Serie B a 20 quadre con 2 promozioni e 3 retrocessioni.
    Facciamo il discorso opposto al punto precedente, ottenere la promozione sarà più difficile e aumentare la competitività è solo un bene, a meno che non ci si voglia fare del male assistendo a squadre impreparate come il Pescara 2012/2013 che racimolò solo 22 punti o il Cesena l’anno prima con lo stesso risultato (0,57 punti a partita credo sia inaccettabile), o assistendo alle ultime tre squadre (Pescare, Crotone e Palermo) racimolare 56 punti (una delle medie più basse degli ultimi 5 anni).
  • Seconde squadre dei club di A in Lega Pro.
    Era insperabile avere un sistema completamente antidemocratico come quello spagnolo. Questa volta si prova ad accontentare tutte le squadre e ci si riesce parzialmente. La Lega Pro non sarà al livello della Serie B e dunque non porterà una crescita importante ai giovani delle Primavera ma almeno i ragazzini inizieranno a confrontarsi con il calcio duro che “ti fa le ossa”.
  • 180 centri federali territoriali.
    Lo sviluppo del calcio passa attraverso le infrastrutture, si chieda agli amici tedeschi che devono la loro potenza calcistica a una seria politica di costruzione e sviluppo. Non ci si illuda però, il modello tedesco rimane inarrivabile al momento attuale.

Insomma ci troviamo di fronte a un programma che ha fatto e farà discutere nel suo concretizzarsi, credo che le società d'élites si troveranno più felici mentre le più piccole ripenseranno ancora ad Abodi. Di certo già da ora qualcuno ci ha confidato essere insoddisfatto e ancora arrabbiato, quel "Optì Pobà che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio" (C. Tavecchio).

Buonanotte caro diario, tu gli darai fiducia o preferirai mangiare una banana guardandolo?

Caro diario, Optì Pobà ne sarà felice?

A cura di Luigi M. Cardella

Caro diario,

abbiamo assistito all’ennesimo importante evento del quale noi, tifosi della “cosa più importante tra le meno importanti” (A. Sacchi), saremo indirettamente coinvolti, la conferma di Tavecchio.

Spesso mi piace essere un tifoso semplice con l’unica pretesa di comprendere in maniere chiara ciò che circonda questo piccolo grande mondo che è il calcio. Del presidente della FIGC si può dire tanto, del suo programma tantissimo, degli scenari futuri ancora di più ma vorrei rivedere il suo programma solo a fronte di piccolissime analisi; d’altronde a volte meglio essere un po’ ignoranti che diventare topi da biblioteca a non vivere la vita (F. Nietzsche).

Tavecchio è un omaccione di 73 anni, tipica faccia da uomo delle istituzioni, 4 anni di grandi responsabilità davanti e punti che intende concretizzare nella realtà per migliorare il calcio nostrano. Ecco alcuni maggiori punti della politica futura dell’uomo di Ponte Lambro:

  • Serie A a 20 squadre.
    Semplicemente l’errore più grande del programma. Abbiamo un campionato che dall’ottava posizione in poi è per nulla competitivo, e se ciò è successo è anche per un pizzico di fortuna: una Lazio a sorpresa (un allenatore che non doveva esserci, tanti pilastri destinati a partite), un’Atalanta magica, un’Inter in ripresa, un Milan che tiene forte nonostante i limiti tecnici e le vicissitudini societarie. Il prossimo anno in quante si confermeranno e quante altre saranno ancora più distaccate? Forse meglio non pensarci perché l’orizzonte non è per niente roseo (se l’Inter dà più ottimismo è solo per una grande base economica e una società ormai solida, se dovessimo analizzare la squadra si vocifera di inserire 3-4 titolari e forse un allenatore nuovo, una piccola rivoluzione).
    Al di là di questo vedere un Sampdoria-Chievo (squadra casuali) è uno strazio, poche emozioni, livello tecnico mediocre e nulla in palio; di certo non il modo per attirare spettatori da tutto il mondo. Ciononostante, dalle parole del neopresidente, non si esclude una rivoluzione tra due anni.
  • Due retrocessioni dalla Serie A.
    Ogni anno assistiamo ad almeno 4-5 squadre che non meriterebbero la permanenza nella competizione maggiore. Sarà anche un discorso elitario ma, applicando virtualmente la regola a oggi, che differenza reale c’è tra il Palermo e la Spal, se non di storia e nomea?
    Nota positiva, ma ancora elitaria, è il risparmio di 30 milioni di euro che andranno alle squadre di A.
  • Serie B a 20 quadre con 2 promozioni e 3 retrocessioni.
    Facciamo il discorso opposto al punto precedente, ottenere la promozione sarà più difficile e aumentare la competitività è solo un bene, a meno che non ci si voglia fare del male assistendo a squadre impreparate come il Pescara 2012/2013 che racimolò solo 22 punti o il Cesena l’anno prima con lo stesso risultato (0,57 punti a partita credo sia inaccettabile), o assistendo alle ultime tre squadre (Pescare, Crotone e Palermo) racimolare 56 punti (una delle medie più basse degli ultimi 5 anni).
  • Seconde squadre dei club di A in Lega Pro.
    Era insperabile avere un sistema completamente antidemocratico come quello spagnolo. Questa volta si prova ad accontentare tutte le squadre e ci si riesce parzialmente. La Lega Pro non sarà al livello della Serie B e dunque non porterà una crescita importante ai giovani delle Primavera ma almeno i ragazzini inizieranno a confrontarsi con il calcio duro che “ti fa le ossa”.
  • 180 centri federali territoriali.
    Lo sviluppo del calcio passa attraverso le infrastrutture, si chieda agli amici tedeschi che devono la loro potenza calcistica a una seria politica di costruzione e sviluppo. Non ci si illuda però, il modello tedesco rimane inarrivabile al momento attuale.

Insomma ci troviamo di fronte a un programma che ha fatto e farà discutere nel suo concretizzarsi, credo che le società d'élites si troveranno più felici mentre le più piccole ripenseranno ancora ad Abodi. Di certo già da ora qualcuno ci ha confidato essere insoddisfatto e ancora arrabbiato, quel "Optì Pobà che prima mangiava le banane e adesso gioca titolare nella Lazio" (C. Tavecchio).

Buonanotte caro diario, tu gli darai fiducia o preferirai mangiare una banana guardandolo?

Notizie flash

Ultimi articoli

17/03/2024
Inter - Napoli nel tempo di un caffè

PRIMO TEMPO: 1' - Ah già, ci tocca finire il campionatoNon vedo l'ora 5’ - Grazie Pardo, era da 5 minuti che non pensavo all’Atletico 12’ - Meret non ci ha capito nulla e noi insieme a lui. Come ha fatto a non entrare?! 14' - Mercoledì pensavo che non avrei più avuto ansia per […]

17/03/2024
Inter - Napoli, il prepartita fatto dall'I.A.

Si è fatto un po' tardi, sono stanco, è stata una giornata pesante. Sapete: la bimba piccola, la casa da mandare avanti, il lavoro e tutte le solite cose che si dicono. In più sono deluso, come tutti, dopo la partita di mercoledì. La metà dei loro giocatori doveva stare da noi, eravamo in vantaggio […]

15/03/2024
Atletico Madrid-Inter, dieci asteroidi post-partita

☄️ - Pubblichiamo questo post con un giorno di ritardo ma comunque prima dell’atterraggio della palla di Lautaro ☄️ - E poi tanto lo sappiamo che oggi non avete niente da fare a mezzogiorno  ☄️ - Ai rigori ho capito che sarebbe andata male quando la prima immagine che mi è venuta in mente pensando ai rigori è […]

14/03/2024
Atletico Madrid - Inter, il pagellone della consapevolezza

YANN 7 - Ho capito come sarebbe andata già dal fatto che sia stato nettamente il migliore in campo dei nostri BENJI 5 - Ho capito come sarebbe andata dal fatto che sia stata la sua peggior partita dall’arrivo a Milano DE VRIJ 5 - Ho capito come sarebbe andata da quando, come in un […]

13/03/2024
Atletico Madrid - Inter nel tempo di un caffè molto amaro

0’ - Non credo sia un caso che abbiano pubblicizzato delle mutande assorbenti da uomo prima di questa partitaDIE MEISTERRRR, DIE BESTENNN LE GRAN EQUIPESSSSSOOO ma dov'è il THECHAMPIONS atletici che non siete altro?! PRIMO TEMPO: 1' - Si cominciaChissà quanti giorni durerà questa partita 2’ - La prossima volta che ho un dolore vado […]

13/03/2024
Atletico Madrid - Inter nel tempo di un caffè LIVE

In curva. Ciao ciao. Tocca a lautaro. Andiamo a nanna raga è meglio Correa 3-2. è proprio stregata ACERBONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE 2-2 Riquelme non sbaglia e porta l'atletico sul 2-1. Grande parata di Oblak su Klassen. ... Saul SBAGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAA.SOMMER CI TIENE IN PARTITA Sbagliato. Tocca al Nino... Aiuto Depay pareggia.1-1 CHALAAAAAAAAAAAAAAAAA1-0 Dov'è Nagatomo quando serve? Sceglie Lautaro. […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram