21/04/2017

Apologia dell'Interismo

A cura di Luigi M. Cardella

Caro diario,
arbitri, calciatori titolari e panchinari, allenatore e dirigenza. Tanti sostantivi quanti i colpevoli magistralmente individuati, attenzione però che questa volta non si tratta di semplice Bar Sport perché il tifoso ha parzialmente colto dove sta il problema. Son tanti i componenti che hanno sbagliato e sbagliano nella condizione attuale della nostra squadra ma mi permetterai una bacchettata: non esiste un uomo che faccia miracoli e dia soluzioni a tutti i problemi, siamo umani e non dei (anche se alcuni possono avvicinarsi molto alla condizione divina).

Javier Adelmar Zanetti nasce a Buenos Aires il 10 agosto 1973. Sembra un muratore predestinato e invece la passione per il calcio e l'amore del padre, lo portano all'Indipendiente, Talleres, Banfield e, il 13 maggio 1995 (mio personale regalo di compleanno, anticipato di 10 giorni), all'Inter, diventando uno dei più grandi terzini della storia del calcio e uno dei capitani neroazzuri più amati.

Apologia dell'Interismo 1 Ranocchiate

La storia di colui che diventerà e quello che è rimasto Capitano per 19 anni la conosciamo tutti. L'interista ha imparato a conoscere il suo modo di fare, niente cacionerie, niente frasi contro popoli calcistici, nessuna scommessa, niente festini, alcohol o EPO. Un Uomo, leale, sportivo, gentile, stacanovista dal quale nessuno si sarebbe aspettato la fascia di una delle squadre, sì gentili ed eleganti (per non dire moralmente una delle più elevate, mai dimenticare "Internazionale"), più pazze del mondo.
Il messaggio dell'argentino è sempre stato uno, semplice e di impatto: poche chiacchiere mediatiche e tanto lavoro.

Così mi chiedevo se molti tifosi abbiano mai visto o se conoscano Zanetti perché se lo si conosce non lo si può criticare come in questi tempi.
Io non voglio il mio Capitano e adesso vicepresidente affermare che non apprezza lo stile di una squadra avversaria, che l'arbitro ha fatto ribrezzo o che i giocatori sono dei somari. Io voglio il semplice grandioso e unico giocatore che comandava, spronava, incoraggiava gli amici e compagni in silenzio, da dietro il sipario. Si capisce che per molti, assuefatti dalla società dello spettacolo in cui viviamo, capire ciò sarà impossibile perché ormai è reale tutto ciò che avviene pubblicamente, sui social o in TV. Ciononostante l'invito alla riflessione non è mai banale, soprattutto perché Zanetti dovrebbe rappresentare non solo un modello per l'Inter ma un modello di calcio, pacifico, che si diverte e professionale. Per me l'Interismo e il calcio sarà sempre Zanetti.

Buonasera caro diario, Zanetti for president

Apologia dell'Interismo

A cura di Luigi M. Cardella

Caro diario,
arbitri, calciatori titolari e panchinari, allenatore e dirigenza. Tanti sostantivi quanti i colpevoli magistralmente individuati, attenzione però che questa volta non si tratta di semplice Bar Sport perché il tifoso ha parzialmente colto dove sta il problema. Son tanti i componenti che hanno sbagliato e sbagliano nella condizione attuale della nostra squadra ma mi permetterai una bacchettata: non esiste un uomo che faccia miracoli e dia soluzioni a tutti i problemi, siamo umani e non dei (anche se alcuni possono avvicinarsi molto alla condizione divina).

Javier Adelmar Zanetti nasce a Buenos Aires il 10 agosto 1973. Sembra un muratore predestinato e invece la passione per il calcio e l'amore del padre, lo portano all'Indipendiente, Talleres, Banfield e, il 13 maggio 1995 (mio personale regalo di compleanno, anticipato di 10 giorni), all'Inter, diventando uno dei più grandi terzini della storia del calcio e uno dei capitani neroazzuri più amati.

Apologia dell'Interismo 2 Ranocchiate

La storia di colui che diventerà e quello che è rimasto Capitano per 19 anni la conosciamo tutti. L'interista ha imparato a conoscere il suo modo di fare, niente cacionerie, niente frasi contro popoli calcistici, nessuna scommessa, niente festini, alcohol o EPO. Un Uomo, leale, sportivo, gentile, stacanovista dal quale nessuno si sarebbe aspettato la fascia di una delle squadre, sì gentili ed eleganti (per non dire moralmente una delle più elevate, mai dimenticare "Internazionale"), più pazze del mondo.
Il messaggio dell'argentino è sempre stato uno, semplice e di impatto: poche chiacchiere mediatiche e tanto lavoro.

Così mi chiedevo se molti tifosi abbiano mai visto o se conoscano Zanetti perché se lo si conosce non lo si può criticare come in questi tempi.
Io non voglio il mio Capitano e adesso vicepresidente affermare che non apprezza lo stile di una squadra avversaria, che l'arbitro ha fatto ribrezzo o che i giocatori sono dei somari. Io voglio il semplice grandioso e unico giocatore che comandava, spronava, incoraggiava gli amici e compagni in silenzio, da dietro il sipario. Si capisce che per molti, assuefatti dalla società dello spettacolo in cui viviamo, capire ciò sarà impossibile perché ormai è reale tutto ciò che avviene pubblicamente, sui social o in TV. Ciononostante l'invito alla riflessione non è mai banale, soprattutto perché Zanetti dovrebbe rappresentare non solo un modello per l'Inter ma un modello di calcio, pacifico, che si diverte e professionale. Per me l'Interismo e il calcio sarà sempre Zanetti.

Buonasera caro diario, Zanetti for president

Notizie flash

Ultimi articoli

23/04/2024
Milan - Inter, il Pagellone della seconda stella

SOMMER  8.5 – Mentre Yann è nello spogliatoio intento a cambiarsi dieci minuti prima di entrare in campo, gli appare Samir con indosso un impermeabile nero, occhiali da sole scuri e due pillole in mano: PILLOLA BLU: Fai un altro clean sheet, l’ennesimo della stagione, la tua squadra vince la partita e il ventesimo scudetto […]

22/04/2024
Milan - Inter nel tempo di uno scudetto

0' - Non succedePerò ecco se...no, non succede.Aspetta mi sono dimenticato di come si respiraCom'è che si faceva? PRIMO TEMPO: 1' - Aiuto è cominciata.Si Pardo Lautaro non segna da febbraio masticazzi 3' - Bella parata in tuffo di Gabbia per fermare ThuramChe parata! 5' - Il Milan gioca col 3-5-fantasiaOk ora ho paura. 7' […]

22/04/2024
Milan - Inter nel tempo di un caffè LIVE

45' + 7' - SIAMO CAMPIONI D'ITALIA. 45' + 6' - Altra rissa. Rosso a Calabria.Pugno in faccia a Frattesi. 45' + 6' - Di nuovo. Sto vivendo un incubo. 45' + 5' - In area persino Maignan per il calcio d'angolo.Il mio cazzo di cuore non so se ce la fa. 45'+ 3' - […]

22/04/2024
Milan - Inter, dieci cose più probabili di una vittoria nel derby

OGGI ABBIAMO IL PRIMO MATCHPOINT SVEGLIAAAAAAAAAAAAAA pic.twitter.com/1fSZWq4QFL — Out Of Context Football (@nocontextfooty) January 26, 2024 Ok dai facciamo i seri e iniziamo con le dieci cose più probabili: 1️⃣ Vincere un campionato con cinque giornate di anticipo, nel derby, in casa dei rivali appena eliminati dalla coppa europea. Dai se ci pensate bene siamo […]

15/04/2024
Inter - Cagliari, il Pagellone distratto

SOMMER 6 – Sarà stata la contemporanea presenza sugli spalti di Samir e Andreone, fatto sta che Yann ieri ha voluto omaggiare entrambi. Parate laser come mai viste prima sui tiri-cross di Luvumbo (Samir), tendenza ad emulare l’omino del calciobalilla nelle uscite (ancora Samir), gol presi come nelle migliori prestazioni di Onana a Manchester.Per il […]

15/04/2024
Inter - Cagliari, dieci manine postpartita

🖐 Bisogna ammettere che questa Marotta League è affascinante: siamo arrivati alla fine senza capire quali siano le regole. 🖐 Il fatto che io e Barella abbiamo le stesse persone preferite: Nicolò Barella e Andrè Onana ❤️ pic.twitter.com/iEbH1euROD — Alessandro (@90ordnasselA) April 14, 2024 🖐🏻 Lauti avevamo detto che non ti dovevi affezionare porcap 🖐🏻 […]

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram